La madre carceriera sarà interrogata
approfondimenti sul padre della ragazza

La madre carceriera sarà interrogata approfondimenti sul padre della ragazza
di Katiuscia Guarino
Sabato 30 Aprile 2022, 09:05
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Si dovranno attendere almeno una decina di giorni per ascoltare la 47enne di Aiello del Sabato, in carcere per aver segregato in casa la figlia 21enne legata alla rete del letto e alla ringhiera con delle catene.

Dopo che l'altro ieri è saltato l'interrogatorio, perché la donna secondo quanto riferito dal suo avvocato Francesco Buonaiuto non era nelle condizioni di poter fare dichiarazioni, sarà proprio il difensore a chiedere al giudice l'interrogatorio. Ascoltato dunque solo il padre della ragazza segregata che è indagato per gli stessi reati della moglie: maltrattamenti, lesioni aggravate e sequestro di persona, oltre ad essere stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle persone offese. Dunque, la sua posizione è al vaglio degli investigatori. Potrebbe anche aggravarsi a breve con un altro tipo di provvedimento. Lui - secondo l'accusa - in quanto genitore avrebbe avuto l'obbligo di difendere l'incolumità della figlia e anche dell'altra che ha denunciato i fatti, e impedire quelle terribili condotte da parte della moglie.

Accertamenti della anche sul percorso di assistenza che la famiglia della ragazza vittima aveva intrapreso alcuni anni fa.

Si cerca di capire il motivo per il quale non sia più proseguito. Anche Buonaiuto che segue la famiglia da qualche tempo ha evidenziato che «le istituzioni sono state assenti e c'è stata sicuramente una falla».   Il sindaco di Aiello del Sabato Sebastiano Gaeta è stato nominato curatore speciale degli altri figli minori che si trovano in una casa famiglia. Sono quattro di età compresa tra i 13 e 17 anni. A breve riprenderanno gli studi in Dad. Non sono poi stati lasciati soli i due maggiorenni che sono rimasti nell'abitazione di famiglia. Anche in questo caso il sindaco si è prodigato per dare il massimo supporto. La comunità di Aiello è ancora sotto choc per quanto accaduto. È trascorsa una settimana dalla scoperta degli orrori che avvenivano in quella casa e che nessuno poteva immaginare. Grazie al grande coraggio della sorella che ha salvato la vittima. Due figlie umiliate e maltrattate fisicamente e psicologicamente. Percosse quotidianamente proprio da quella persona che le ha messe alla luce e avrebbe dovuto difenderle e amarle.

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Il racconto della 21enne è raccapricciante. Ha trascorso gli ultimi tre anni «come una bestia», dice nel terribile e doloroso racconto. Quando nel pomeriggio di sabato scorso i Carabinieri hanno bussato alla porta e l'hanno liberata, lei ha detto: «Grazie per avermi liberata». E ancora. «Vi supplico di non riportarmi a casa. Mia madre ha sempre detto che se fosse venuta fuori la verità avrebbe ucciso me e chiunque mi avesse aiutato, per cui temo davvero che possa far del male a me e a mia sorella».
 

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