Elezioni comunali a Nusco, Antonio Iuliano eletto sindaco

Sono otto i sindaci irpini confermati, in 6 hanno corso da soli

In Irpinia si è votato in 17 Comuni
In Irpinia si è votato in 17 Comuni
di Antonello Plati
Martedì 16 Maggio 2023, 08:17 - Ultimo agg. 12:46
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A Nusco comincia l'era post De Mita. L'eredità, piuttosto ingombrante, dell'ex premier è raccolta da Antonio Iuliano. Un passaggio di consegne indolore, essendo stato Iuliano un fedelissimo dell'ex leader democristiano. La lista (che nel nome è pure una dichiarazione d'intenti) «Un sindaco al servizio dei cittadini» ha ottenuto il 42% dei voti staccando i due competitors Gianfranco Marino con Uniti per Nusco (34%) e Francesco Biancaniello con Siamo Nusco. (23%).

A Sant'Angelo dei Lombardi Rosanna Repole diventa la fascia tricolore più «longeva» d'Irpinia arrivando a indossarla per la quinta volta (era stata già sindaco dal 1980 al 1990, dal 1995 al 1999 e dal 2013 al 2018). L'esponente dem, che succede a Marco Marandino (non ricandidatosi), si è imposta con la lista Comunità attiva con il 46% delle preferenze su Gabriele Santoro (Insieme per Sant'Angelo, al 34%) e Giovanni Romano (lista Alternativa, 19%). Repole è, tra l'altro, una delle tre donne elette: le altre sono Maria Teresa Lepore a Lapio e Maria Antonietta Russo a Cairano. Sono 8 su 17 i sindaci riconfermati: Caposele, Greci, Lapio, Marzano di Nola, Mugnano del Cardinale, Rocca San Felice, Torre le Nocelle e Vallata. Sei candidati hanno corso in solitaria e hanno festeggiato già dopo la prima giornata. Si tratta di Raffaele Cantarella (Conza della Campania), Maria Teresa Lepore (Lapio), Francesco Addeo (Marzano di Nola), Riccardo Porfido (San Potito Ultra), Ivo Capone (Summonte) e Giuseppe Leone (Vallata), che, come detto, non hanno avuto avversari in quanto nei loro paesi è stata presentata una sola lista e già alle 19 di domenica era stato superato il quorum del 40%.

Agli elettori irpini piace il lunedì.

Ribaltato così il dato della prima giornata di voto quando nei 17 comuni la percentuale (46,35%) di quelli che si erano recati al seggio era inferiore di 8 punti rispetto alla precedente tornata (quella del 2018). A chiusura delle urne (ieri alle 15) ha, infatti, espresso la propria preferenza il 56,42 per cento dei circa 47mila che ne avevano facoltà, dato leggermente superiore a quello del 2018 (55,15%). I più fedeli sono stati gli elettori di Conza della Campania: l'82,31% ha messo la «X» sulla scheda raddoppiando il dato del 2018 (41,4%). Segue Lapio con il 76,87% (nel 2018, 70,49), sul podio anche Summonte con il 76,47 (nel 2018 era al 72,26). Il comune con l'affluenza più bassa è stato, invece, Cairano con il 23,04% in linea con il dato precedente del 25, 64%. Anche Sant'Angelo dei Lombardi con il 38,15% conferma la poca propensione al voto dei suoi cittadini (nel 2018 la percentuale era stata del 39,71%). Avellino, inoltre, tra le cinque province campane è quella con l'affluenza più bassa con un distacco di 8 punti da Napoli (63,3%) che la precede e con oltre 14 punti dalla prima che è Salerno (69,77%).

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