A Nusco comincia l'era post De Mita. L'eredità, piuttosto ingombrante, dell'ex premier è raccolta da Antonio Iuliano. Un passaggio di consegne indolore, essendo stato Iuliano un fedelissimo dell'ex leader democristiano. La lista (che nel nome è pure una dichiarazione d'intenti) «Un sindaco al servizio dei cittadini» ha ottenuto il 42% dei voti staccando i due competitors Gianfranco Marino con Uniti per Nusco (34%) e Francesco Biancaniello con Siamo Nusco. (23%).
A Sant'Angelo dei Lombardi Rosanna Repole diventa la fascia tricolore più «longeva» d'Irpinia arrivando a indossarla per la quinta volta (era stata già sindaco dal 1980 al 1990, dal 1995 al 1999 e dal 2013 al 2018). L'esponente dem, che succede a Marco Marandino (non ricandidatosi), si è imposta con la lista Comunità attiva con il 46% delle preferenze su Gabriele Santoro (Insieme per Sant'Angelo, al 34%) e Giovanni Romano (lista Alternativa, 19%). Repole è, tra l'altro, una delle tre donne elette: le altre sono Maria Teresa Lepore a Lapio e Maria Antonietta Russo a Cairano. Sono 8 su 17 i sindaci riconfermati: Caposele, Greci, Lapio, Marzano di Nola, Mugnano del Cardinale, Rocca San Felice, Torre le Nocelle e Vallata. Sei candidati hanno corso in solitaria e hanno festeggiato già dopo la prima giornata. Si tratta di Raffaele Cantarella (Conza della Campania), Maria Teresa Lepore (Lapio), Francesco Addeo (Marzano di Nola), Riccardo Porfido (San Potito Ultra), Ivo Capone (Summonte) e Giuseppe Leone (Vallata), che, come detto, non hanno avuto avversari in quanto nei loro paesi è stata presentata una sola lista e già alle 19 di domenica era stato superato il quorum del 40%.
Agli elettori irpini piace il lunedì.