Morto sul lavoro: tre anni fa Gino vide morire il suo amico Pietro

Di Furia lavorava nel cantiere dell'Alta velocità: fatale l'impatto con il verricello

I rilievi dei carabinieri
I rilievi dei carabinieri
di Katiuscia Guarino
Domenica 23 Luglio 2023, 10:45
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Tre anni fa si trovava sul cantiere dove trovò la morte un suo collega. Era il cantiere del viadotto Manna ad Ariano Irpino. A pochi passi da lui perse la vita un suo compagno di lavoro e amico, il 38enne Pietro Nuzzolo, colpito da una mensola di ferro. Il giovane morì nel giorno del compleanno della moglie. Gino Di Furia, esperto gruista, è, invece, deceduto nel giorno del suo 62esimo compleanno.

Nella comunità del Tricolle, dopo lo choc di venerdì ieri è stato il giorno del silenzio e del dolore. La salma si trova presso l'obitorio del Policlinico Riuniti di Foggia. Sul caso è stato aperto un fascicolo dalla locale Procura della Repubblica. Nei prossimi giorni potrebbe essere disposta l'autopsia per accertare le cause della morte dell'operaio.

«In questo momento dice il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza non possiamo fare altro che stringerci al dolore della famiglia di Gino Di Furia. A nome personale, dell'amministrazione comunale e della cittadinanza arianese la massima vicinanza. Inutile ribadire che tragedie sul lavoro come questa non dovrebbero mai più capitare. Per la nostra comunità è un periodo davvero difficile». Franza fa riferimento, tra gli altri, ai decessi di arianesi sulle strade proprio della provincia di Foggia che si sono verificati nelle passate settimane.

Gino Di Furia ha trovato la morte nel cantiere per la realizzazione dell'Alta Velocità in località Giardinetto tra Bovino e Orsara di Puglia, in provincia di Foggia, lungo la strada statale 90.

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Lui era un esperto di gru. In passato era stato anche autista di mezzi pubblici, aveva svolto il servizio per conto dell'Amu (l'Azienda di mobilità ufitana). Attualmente gestiva insieme alla moglie un frantoio. In tanti sul Tricolle si servivano da lui. L'altro ieri il 62enne era all'interno della gru che stava manovrando. All'improvviso, e per cause in corso di accertamento, il verricello si sarebbe staccato colpendo la cabina e travolgendo in pieno Gino Di Furia. Questa sarebbe una prima ricostruzione fatta dagli investigatori.

Sul tragico incidente stanno indagando i Carabinieri e i tecnici dello Spesal. I primi a soccorrerlo sono stati i suoi colleghi. Poi il volo in eliambulanza nel nosocomio foggiano, dove purtroppo è spirato a causa delle gravi lesioni riportate. Gino Di Furia era davvero una persona molto conosciuta e stimata in tutta la Valle Ufita. «Era un amico d'infanzia rivela la consigliera comunale arianese e consigliera provinciale, Laura Cervinaro - Abitava nelle vicinanze della casa dei miei nonni dove ho trascorso l'infanzia. Sono stata anche al suo matrimonio. È una storia davvero triste. Sono affranta Proprio l'altro giorno gli ho parlato». Cervinaro sottolinea quanto Gino Di Furia fosse apprezzato in città: «Era una brava persona, un gran lavoratore. Un uomo perbene. Gino era molto conosciuto. Nella nostra contrada ci serviamo tutti nel suo frantoio». La consigliera provinciale parte da questa tragedia per una riflessione sui rischi che si corrono sui luoghi di lavoro. «Non è più ammissibile è la posizione di Laura Cervinaro È necessario adottare delle contromisure. Anche in questa fase di gran caldo. Ci sono lavoratori che operano sotto il sole con caldo e afa insopportabili». La Uil Avellino-Benevento, con il segretario generale Luigi Simeone, alza la voce: «Si faccia presto chiarezza su quanto accaduto per comprendere la natura di questo ennesimo incidente mortale».
 

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