Legambiente: degrado al Corso,
le fioriere invase dalle erbacce

Legambiente: degrado al Corso, le fioriere invase dalle erbacce
Martedì 10 Maggio 2022, 08:18 - Ultimo agg. 13:58
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Piante secche e ed erbacce che invadono le sedute al Corso Vittorio Emanuele; rifiuti di ogni genere e tronchi recisi nel fiume «Fenestrelle». Dal centro alle periferie, è allarme degrado per la mancata cura del verde e delle risorse naturali. Da una parte, i piani per il rilancio del commercio e per la svolta ambientale del parco disegnato dal corso d'acqua; dall'altra, le segnalazioni degli attivisti e di «Legambiente» sulle mancate manutenzioni. A lanciare l'allarme sul degrado del Corso, centro commerciale naturale di un'isola pedonale che ha perso da tempo il suo appeal, è il giovane attivista Antonio Dello Iaco. Effettivamente, lo spettacolo a cui si può assistere nel corso di una rapida passeggiata è deprimente: «Le erbacce - denuncia il giovane - sembrano aver preso il sopravvento sulle aiuole. Nemmeno l'ombra di una manutenzione, e molto probabilmente bisognerà eliminare tutto, spendendo soldi per le nuove piantumazioni». Effettivamente, nelle fioriere, le piante infestanti sono più abbondanti e rigogliose di quelle decorative che erano state piazzate a suo tempo. Ma non è tutto. C'è anche un problema di sedute e arredi.

«C'è sporcizia ad ogni palo e lampione, e i led che illuminavano le panchine non sono mai stati sostituiti». - sottolinea Dello Iaco - Una condizione di oggettivo abbandono, quella del cuore della città, che si riscontra anche e soprattutto nelle periferie.

Quanto al patrimonio ambientale della città, aspettando il Parco del Fenestrelle, il corso d'acqua di Avellino vive una condizione drammatica. Al punto che Legambiente, Uisp, Falchi antincendio, Avionica, Laudato sì, Amica Sofia, Archeoclub, Italia Avellino, Irpinia Trekking, Comunità per lo sviluppo umano di Avellino, Leo Irpinia, Misericordia, Protezione Civile e Amici del Fenestrelle hanno organizzato un grande evento di pulizia del fiume. L'appuntamento avrà luogo domenica 15, alle ore 10, dalla parte del corso d'acqua che si trova tra le zone di Isca Arciprete e Contrada Infornata. Le associazioni chiamano l'intera cittadinanza a partecipare al raduno, organizzato a Largo Salvatore Scoca, davanti alla statua dell'omonimo magistrato e politico irpino. «L'obiettivo - si legge nella nota firmata da Legambiente, che ad Avellino è rappresentata da Antonio Di Gisi - è ripulire la zona dai tanti rifiuti lasciati sulle sponde, dando una scossa agli animi dei cittadini e ricordare l'importanza della cura degli spazi verdi. È necessario che in questi luoghi ci sia un controllo costante; che non vengano abbandonati alla mercé di tutti». La stoccata è chiaramente indirizzata anche all'amministrazione di Piazza del Popolo. Della riqualificazione del Parco si parla da anni, ma finora non è partito nemmeno un serio intervento di pulizia. Per di più, i tagli indiscriminati delle piante ai lati del corso d'acqua si sono ripetuti senza soluzione di continuità. «Nell'ultimo anno e mezzo - prosegue allora Legambiente - abbiamo assistito a tagli selvaggi ovunque, rimasti o impuniti o nascosti sotto enormi punti interrogativi. È ora di intervenire concretamente e di cambiare davvero il modo di tutelare il verde in questa città». Emblematico ciò che è successo solo qualche settimana fa a via Madonna de la Salette. Gli alberi di un intero costone, piante di alto fusto, sono state abbattute dal privato. E i tronchi - alcuni dei quali finiti nel corso d'acqua - sono ancora lì in bella mostra. Testimoni muti di uno stato palese di abbandono istituzionale. Di qui il nuovo appello, aspettando che la maggioranza approvi ed attui il Piano del verde che pure è stato realizzato, con l'ausilio di esperti agronomi. 

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