Mercatone Avellino, Genovese convoca
l'impresa «Serve un chiarimento»

Mercatone Avellino, Genovese convoca l'impresa «Serve un chiarimento»
di Flavio Coppola
Martedì 21 Luglio 2020, 12:00
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Un faccia a faccia con l'impresa alla presenza del sindaco per chiarire ogni aspetto e blindare il project financning del nuovo Mercatone.

I dubbi gettati indirettamente sull'opera da un imprenditore di Montella, che sostiene di essere creditore di mezzo milione di euro dal gruppo imprenditoriale che sta gestendo anche il project financing del gigante malato di Largo Ferriera, tanto da chiederne il fallimento, attivano l'amministrazione comunale. La società del project, la «Vivendi» ha già risposto che «non ha mai avuto alcun rapporto con tale Sam Carpenteria e che non ha alcun debito con la medesima». Ma l'importanza del restyling da 9 milioni che interessa la città e riguarda da vicino anche il Comune è tale che l'assessore ai Lavori pubblici, Antonio Genovese, non intende lasciare nulla al caso. «Sinceramente dice noi non siamo a conoscenza di questo contenzioso, ma intendiamo affrontare la questione con il sindaco e convocare l'impresa principale per avere chiarimenti. Loro si dicono certi di poter proseguire con i lavori e di concluderli entro l'autunno. Noi lo auspichiamo. Intanto, anche se non siamo preoccupati, pensiamo di fare questo passaggio». Il nuovo centro «Vivendi», secondo quanto è previsto dal progetto, è particolarmente importante. Dovrà restituire alla città non solo una moderna zona commerciale su 4 superfici. L'opera diventerà, infatti, un punto di interscambio, con uffici e servizi, tra cui un asilo nido. Per contro, l'impresa incasserà i proventi del parcheggio - si parla di 300 posti - e i fitti dei locali interni.

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Le affermazioni di Genovese sono giunte ieri, del confronto avuto con i tecnici del settore Lavori pubblici e, soprattutto con i progettisti dello Studio «Rossi-Prodi» di Firenze. Insieme hanno adeguato il progetto esecutivo del campus scolastico «Dante Alighieri» ai nuovi prezzi ed ai rincari legati alla sicurezza per le nuove prescrizioni post Covid19. «Il costo complessivo riferisce l'assessore ai Lavori pubblici è poco più di 18 milioni di euro. Risorse che son coperte dalla Regione rispetto al progetto ed alla sua estensione». L'opera, dunque, presto potrà essere messa a gara. «Il progetto esecutivo è pressoché pronto - conferma Genovese - ed abbiamo ormai chiuso il cerchio». Appaltati i lavori, dovrebbero volerci due anni e mezzo. Nello specifico, il nuovo Campus scolastico, a via Piave, sarà una moderna struttura in calcestruzzo, con un basamento in acciaio riflettente. Dotata di tutti i criteri antisismici, energeticamente sostenibile grazie ai pannelli fotovoltaici, avrà anche un nuovo approccio anche nella formazione degli alunni. Sarà scuola dell'infanzia, elementare e media in un progetto che si sviluppa su tre piani, e contemplerà anche una grande palestra e una piazza ricca di spazi verdi per l'integrazione. Per un grande progetto che andrà concretizzato nel medio termine, c'è un intero patrimonio scolastico da riaprire in sicurezza per l'ormai prossimo ritorno tra i banchi.

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Dal punto di vista dei lavori di adeguamento, il Comune non ha rilevato difficoltà di sorta: «Gli interventi in atto, come quello di Borgo Ferrovia, procedono senza problemi - assicura ancora l'assessore Genovese Un discorso diverso, invece, riguarda le prescrizioni sul distanziamento e la gestione degli spazi, che invece competono al Provveditorato agli Studi ed all'assessore Giuseppe Giacobbe». Qui è già stato messo in risalto un problema serio: servirebbero più aule, dunque più spazi, e pure più docenti.

Dopo un anno di stop, a sentire Genovese, a settembre dovrebbe riaprire anche l'asilo nido comunale di via Morelli e Silvati. «I lavori dice sono in via di conclusione e contiamo di farcela». Si tratta dell'intervento di adeguamento del sistema antincendio e di riqualificazione generale. Resta però da capire chi e come gestirebbe l'asilo. La struttura, infatti, rientrò due anni fa nel piano di esternalizzazione dei servizi cittadini a domanda individuale avviato dall'ex commissario, Giuseppe Priolo. Una strategia che l'amministrazione Festa ha portato avanti. Secondo le previsioni, l'asilo nido riqualificato potrebbe ospitare un numero maggiore di bimbi, fino a 3 anni, rispetto al passato: da circa 30 a 50.

Ma il condizionale, anche quest'anno, resta d'obbligo. I lavori, secondo le prime previsioni dell'amministrazione, andava chiusi per dicembre. Contestualmente, sarebbe dovuto partire il bando per l'affidamento. Ad oggi, nessuno dei due obiettivi risulta ancora pienamente realizzato.

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