«Metro leggera in funzione solo di giorno» il carteggio Air-Piazza del Popolo è surreale

Air vorrebbe che la filovia restasse in funzione solo fino alle 14

Un bus del trasporto pubblico
Un bus del trasporto pubblico
Venerdì 25 Novembre 2022, 10:20 - Ultimo agg. 11:05
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Metro leggera, anzi leggerissima. Nel senso di una filovia a mezzo servizio. Quando volge al termine un'altra settimana senza che Comune e Air abbiano firmato il contratto per il trasferimento dell'infrastruttura all'azienda del trasporto, emergono nuovi particolari sulle modalità in cui ormai non prima dell'inizio di dicembre il sistema di trasporto a basso impatto dovrebbe entrare in funzione in città.

Air vorrebbe che la filovia restasse in moto solo di mattina. Fino alle 14, e comunque non oltre le 15. Un orientamento in linea con l'intervista rilasciata giorni fa a Il Mattino dal manager Anthony Acconcia, il quale non si nascose dietro un dito e mise in risalto le difficoltà legate all'avvio di un'opera a corrente, proprio mentre impazza la crisi energetica. Ma che segnerebbe una partenza clamorosamente deludente dell'opera tanto attesa. Dal successivo confronto avuto in Regione Campania, lunedì, era comunque emerso che, per gli utenti, non ci sarebbero stati tagli, nel senso che tutti i percorsi ordinari e tradizionali sul perimetro della Metro sarebbero rimasti in funzione insieme ai nuovi bus della filovia. Ma ecco dov'era l'inghippo. Proprio sui mezzi della Metro. È per questo che il contratto non è stato ancora firmato. Da quanto trapela dietro le dichiarazioni ufficiali, il Comune non è disposto ad accettare che si parta a mezzo servizio. Perché il rischio che l'opera già invisa agli avellinesi venga ritenuta inutile e non faccia breccia nelle abitudini dei cittadini, a questo punto, sarebbe altissimo. E sarebbe impensabile, considerato che è costata a tutti i contribuenti oltre 24 milioni di euro.

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Ancora un colpo di scena, quindi, nell'opera delle false partenze. Se la commissione Europea, già da oltre un anno, aveva richiesto espressamente che il servizio fosse attivo a luglio di quest'anno, Air e Comune hanno accumulato solo ritardi. Piazza del Popolo, per la verità, ha terminato da qualche settimana tutte le pratiche di sua competenza, esclusivamente legate alla realizzazione degli ultimi lavori.

La parte che manca, ormai da un mese abbondante, riguarda quindi la definizione del piano di esercizio, che compete all'Air. Eppure, di tempo per pensarci, ce n'è stato tanto. Invece, ancora oggi, le richieste del Comune, in particolare sull'attivazione di due mini terminal alle porte della città, per tenere fuori dal centro i mezzi del trasporto extraurbano, restano lettera morta. Nonostante, almeno dalla parte est, lo spazio accanto alla stazione di Borgo Ferrovia sia libero e a disposizione da mesi. Basterebbe davvero poco per attivarlo.

Anche la Regione, che fino ad un anno fa si impegnava a metterci le risorse, resta un convitato di pietra. Ora che bisogna fare sul serio, ci si accorge che i rincari energetici pesano. Una cosa dovrebbe essere certa. Per il primo periodo, almeno fino alla fine dell'anno, le corse della filovia saranno gratis per tutti. Ma, a questo punto, il rodaggio, che doveva partire a luglio e durare sei mesi, rischia di svolgersi per meno di 30 giorni. Per mettere in esercizio la filovia mancano, oltre alla firma del contratto, gli ulteriori sei giorni di pre-esercizio richiesti dall'agenzia ministeriale per la sicurezza dei trasporti pubblici «Ansfisa». Dunque, pure ipotizzando che la cosa si sblocchi per la prossima settimana, per giungere al dunque si arriverà all'inizio del prossimo mese. Una telenovela davvero estenuante, per la quale il Comune ha già rischiato dover restituire i soldi. Ma la filovia dovrà entrare in esercizio e restarci almeno per 5 anni. E proprio questa sembra la sfida più ardua di un sistema di trasporto già obsoleto prima di partire.
 

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