Modestino Forte morto appena dopo i domiciliari, polemiche del Garante

La sorella nei giorni scorsi aveva protestato in tribunale coi giudici

Modestino Forte
Modestino Forte
di Alessandra Montalbetti
Lunedì 15 Gennaio 2024, 09:42
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Modestino Forte si è spento sabato sera intorno alle 20 nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Catanzaro dove era stato trasferito venerdì pomeriggio dal carcere del capoluogo calabrese, dopo un ulteriore peggioramento delle sue condizioni di salute.

L'uomo, fratello di Livia Forte soprannominata Lady Asta accusato di associazione a delinquere di stampo camorristico e di diversi episodi di turbativa d'asta aggravata dal tribunale di Avellino tra il 2018 e 2019 era finito in carcere nel 2019 dopo l'inchiesta della Dda di Napoli. Per Forte l'aggravante del metodo mafioso (ex art 7) per il presunto condizionamento delle procedure fallimentari. L'uomo era al centro del processo in corso presso il tribunale. Nonostante gli fossero stati concessi venerdì pomeriggio gli arresti domiciliari in una struttura sanitaria, oltre la facoltà di trasferimento nel nosocomio avellinese, non è mai più ritornato nella sua terra d'origine. Le condizioni di salute di Modestino Forte, non hanno consentito il trasporto in Irpinia. Da tempo era malato e ogni 21 giorni si sottoponeva alla chemio, per un tumore allo stadio avanzato e poi, faceva ritorno in carcere.

Il suo avvocato, Roberto Saccomanno, alla luce di un peggioramento delle condizioni del suo assistito, nell'ultimo mese aveva presentato diverse istanze di attenuazione della misura di custodia cautelare, ma erano state tutte respinte.

Istanze rigettate alla luce delle conclusioni del perito nominato dal tribunale di Avellino e dalla relazione sanitaria stilata dai medici della casa circondariale calabrese. Ad avviso dei medici le condizioni di salute di Modestino Forte erano compatibili con il regime carcerario.

Modestino Forte era stato già ricoverato in ospedale a Catanzaro agli arresti domiciliari, così come stabilito dai medici della struttura detentiva e doveva rimanere in ospedale fino a quando non fossero stati completati gli esami diagnostici e fino a quando non ci fosse stato il riequilibro metabolico. Successivamente ad avviso dei medici del carcere Forte poteva far ritorno nella casa circondariale di Catanzaro. Doveva tornare in ospedale solo per sottoporsi alla chemio. Gli arresti domiciliari sono stati concessi al 57enne avellinese solo venerdì nel corso dell'udienza sul processo Aste Ok dal tribunale avellinese dopo l'ennesima richiesta del suo avvocato - quando è arrivata la comunicazione che Modestino Forte era stato ricoverato in terapia intensiva in gravi condizioni ed intubato. In ogni caso la misura non era stata revocata.

Notizia ha fatto andare in escandescenze, l'altra sorella di Modestino, Silvana presente in aula - che ha inveito contro i giudici affermando «Vergognatevi, ve lo portate sulla coscienza». La donna è stata allontanata e gli atti su richiesta del giudice Melone sono stati trasferiti in Procura. Nella giornata di ieri la salma di Modestino Forte ha fatto rientro in città per il rito funebre. La difesa e i familiari si riservano di agire per vie legali qualora vi fossero le ragioni. Sulla morte di Modestino Forte è intervenuto anche il garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello. «Il 57enne prima detenuto ad Avellino e poi trasferito a Catanzaro, senza il rispetto della territorialità della pena, è morto per un cancro ai polmoni al quarto stadio. Il medico del Tribunale lo ha ritenuto compatibile con il regime carcerario».

Ciambriello ricostruisce ilc aso: «Solo venerdì 12 gennaio a Modestino Forte sono stati concessi gli arresti ospedalieri. Il detenuto era già in coma farmacologico, tre giorni prima avevano rigettato i domiciliari. Il diritto alla salute e alla vita prevale sempre. Il carcere è uno spazio fuori dal mondo, un tempo fuori dal mondo, un istituto patogeno. Un calvario. Chiedo giustizia e verità. Non si può continuare, nell'indifferenza generale, a morire in carcere e di carcere». Non appena si è diffusa la notizia del suo decesso in tanti hanno espresso cordoglio ai familiari di Modestino Forte. Anche la nipote Rossella Ciccone gli ha scritto su Fb «Ciao zio, non doveva andare così ti ricorderemo per il tuo sorriso contagioso». Oggi dalla camera ardente di Giordano Benevento a via Torrette prenderà il via il corteo funebre.
 

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