Pd, Bonaccini fa incetta di consensi in Irpinia Cuperlo è un'incognita

Tra le questioni più delicate c'è quella del tesseramento, diversi i nodi che restano da sciogliere

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di Luigi Basile
Martedì 3 Gennaio 2023, 09:29 - Ultimo agg. 09:30
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Nel Pd irpino si delineano sempre con maggiore chiarezza gli schieramenti in campo, in vista del congresso nazionale, ma restano ancora diversi nodi da sciogliere. Tra le questioni più delicate c'è quella del tesseramento, che in passato ha creato non pochi problemi. Tra i candidati alla guida del Pd, al momento, a conquistare i più ampi consensi è il presidente della giunta regionale dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che domenica 8 (ore 17 Viva Hotel) sarà ad Avellino per presentare la sua proposta politica. Il primo ad esprimersi in suo favore è stato l'ex deputato sannita, Umberto Del Basso De Caro, la cui componente di riferimento sul territorio, però, si è fortemente ridimensionata con la sospensione dal Pd del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e lo strappo del consigliere regionale, Livio Petitto, ormai entrambi approdati definitivamente verso altre sponde politiche. A via Tagliamento però restano ancora numerosi iscritti e diversi amministratori locali legati alla corrente. Se la vicesegretaria provinciale, Adriana Guerriero, è pronta a sostenere la candidatura di Bonaccini e a rilanciare, insieme ad altri, una componente riformista, il presidente del Pd irpino, Gerardo Capodilupo appare più orientato verso una scelta di rottura, puntando sul nome di Elly Schlein.


Da verificare, invece, come decideranno di schierarsi i supporter di Festa in città, guidati dal segretario del circolo Il coraggio di cambiare, Vincenzo Picariello. Anche il presidente della Provincia e sindaco di Montella, Rino Buonopane, ha già pubblicamente espresso il proprio sostegno a Bonaccini. Una mossa che rafforza l'ipotesi di un ruolo sempre più politico che l'inquilino di Palazzo Caracciolo è pronto a giocare all'interno del partito. Con il governatore dell'Emilia Romagna ci sono pure il consigliere regionale, Maurizio Petracca, ed il suo gruppo, che attualmente rappresenta l'area interna di maggiore consistenza. Sulla stessa posizione la delegata alle Pari opportunità di Palazzo Santa Lucia, Rosetta D'Amelio. Inatteso, invece, il sostegno dell'ex senatore Enzo De Luca, esponente della componente franceschiniana, il cui leader nazionale ha invece deciso di schierarsi con Schlein.
Per l'area irpina, dunque, è un passaggio delicato dal quale dipendono la tenuta della compagine, che in passato ha già registrato diverse defezioni, e la sua prospettiva.

I francschiniani avellinesi in futuro potrebbero condividere il percorso della componente Iniziativa democratica di Piero Fassino, disponibile ad aprirsi al mondo cattolico ed interessata a reclutare nuove energie.


D'altra parte, la scelta compiuta è risultata obbligata, anche perché alcuni dirigenti franceschiniani, come il consigliere comunale del capoluogo, Franco Russo, segretario del circolo Partecipazione è libertà, aveva espresso forti perplessità su una virata a sinistra per il congresso, ritenendo più equilibrata l'opzione di Bonaccini. A far pendere la bilancia in favore di quest'ultimo sarebbe poi stata l'intenzione del governatore De Luca di allearsi con l'omologo modenese. Una scelta a cui guardava l'intera compagine regionale di via Tagliamento. Ma i conti non sembrano tornare. De Luca, infatti, ha recentemente espresso forti critiche nei confronti del tandem Bonaccini-Picierno e non si escludono sorprese dell'ultim'ora, con possibili reazioni a catena.


A sostegno di Elly Schlein, invece, si è costituito il comitato Partire da noi, promosso da Mario Pagliaro, ex responsabile Ambiente del Pd provinciale e Fabio Galetta. Ma con la deputata è schierato anche l'ex vicesindaco di Avellino, Antonio Gengaro. Per quanto riguarda l'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, avrà dalla sua il consigliere comunale di Avellino, Luca Cipriano. La candidatura di Gianni Cuperlo, ex presidente nazionale del Pd e rappresentante della minoranza dem di sinistra, infine, potrebbe suscitare l'attenzione di una parte degli scontenti del partito e dei fuoriusciti, in particolare di Articolo Uno, la formazione coordinata da Francesco Todisco.

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