Il racket colpisce ancora: bruciate 2 auto
nel mirino un imprenditore conciario

Il racket colpisce ancora: bruciate 2 auto nel mirino un imprenditore conciario
di Katiuscia Guarino
Martedì 15 Febbraio 2022, 10:28 - Ultimo agg. 11:09
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Due costosi suv completamente distrutti dalle fiamme a Serino. Qualcuno l'altra notte ha appiccato il fuoco a entrambe le vetture, una Volkswagen Tiguan e una Fiat 500 X, che erano parcheggiate sotto una pensilina nel cortile dell'abitazione di un 60enne. Le vetture erano in uso a un imprenditore che opera nel settore della commercializzazione delle pelli, originario di Solofra ma residente a Serino.

I fatti si sono verificati proprio nel comune dell'Alta Valle Sabato in via Ferrovia. Intorno all'1,30 è scattato l'allarme ai Vigili del Fuoco con la richiesta di intervento.

Quando sono arrivati sul posto i caschi rossi del Comando Provinciale il rogo aveva già praticamente ridotto in cenere i due veicoli. I pompieri hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l'area.

Non vi sarebbero dubbi sulla natura dolosa dell'incendio. Chi ha agito, se dovesse trovare conferma tale pista, non si è preoccupato più di tanto di entrare nell'area privata e appiccare le fiamme. Ora saranno i Carabinieri della Compagnia di Solofra a fare luce sul raid. I militari guidati dal capitano Gianfranco Iannelli hanno ascoltato l'imprenditore per capire se abbia ricevuto minacce o intimidazioni o abbia notato movimenti sospetti nelle ore o nei giorni precedenti all'episodio dell'altra notte. Di pari passo, gli uomini dell'Arma stanno cercando qualche indizio visionando le immagini delle telecamere della videosorveglianza pubblica e privata che si trovano in zona.

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Resta aperto il campo a tutte le ipotesi: vendetta, racket o ritorsione di carattere professionale. Ma si è, appunto, nel campo delle ipotesi. Rimane, però, il fatto che nel giro di quattro giorni si è verificato un secondo incendio nel raggio di qualche chilometro. Giovedì scorso è bruciata la cabina di una bisarca parcheggiata in un'area a ridosso tra Serino e San Michele di Serino. Il tir è di proprietà del titolare di un'attività di vendita di pneumatici del posto. Sull'origine del rogo non ci sono ancora certezze. Individuato, invece, qualche giorno fa l'autore di un precedente raid ai danni di due automezzi di un'azienda di pellet lungo via Terminio a un paio di chilometri di distanza da dove è divampato l'incendio dell'altra notte. Si tratta di un ex dipendente che avrebbe agito per vendetta.


L'escalation di incendi va avanti già da qualche mese nella vicina Solofra. Qui, sono finite nel mirino - tra le altre - le vetture del presidente del consiglio comunale Filodemo, di un maresciallo in servizio alla Stazione di Montoro (sotto l'utilitaria di quest'ultimo sono stati rinvenuti due petardi inesplosi) e quelle di alcuni imprenditori che operano sempre nel settore conciario.
L'altro ieri notte, dunque, in via Ferrovia i danni sono stati notevoli. Oltre al valore delle due vetture, una Volkswagen Tiguan e una Fiat 500X, il fuoco ha danneggiato anche una pensilina sotto le quali erano state parcheggiate le macchine. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di evitare ulteriori conseguenze. Una notte insonne per i residenti di questa parte di Serino. I Carabinieri operano senza sosta per capire cosa sta accadendo, senza tralasciare alcun dettaglio. Un lavoro certosino per mettere insieme i pezzi del mosaico e chiarire nel dettaglio ogni aspetto. Potrebbero esserci collegamenti tra i vari episodi o solo tra alcuni? Interrogativi ai quali i militari stanno cercando di dare risposte. Tra le comunità di Solofra e Serino c'è allarme. La paura non manca, in considerazione dei ripetuti episodi che sono stati registrati di recente.
 

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