Lite per l'auto parcheggiata: Roberto resta intubato, ma la fase critica è alle spalle

Il ferimento sarebbe avvenuto la mattina del primo gennaio intorno alle 7

L'ospedale Moscati
L'ospedale Moscati
di Katiuscia Guarino
Giovedì 5 Gennaio 2023, 09:08
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Le condizioni di Roberto Bembo restano critiche, ma ogni giorno in più che passa rappresenta una luce di speranza sempre più forte. Il giovane è intubato e in coma farmacologico. Sono tanti gli amici che si stanno alternando all'ospedale Moscati, dove il ventenne è ricoverato dal primo dell'anno, per fare sentire forte la propria vicinanza alla famiglia e per abbracciarlo simbolicamente. Roberto è costantemente monitorato dai medici del nosocomio cittadino.

Un'assistenza h24, in considerazione della gravità della situazione.

Il ventenne ha superato la fase critica delle prime ore, anche quando è andato in arresto cardiaco, e l'intervento per suturare la grave ferita alla gola. Proseguono anche gli accertamenti diagnostici per verificare ogni parametro, nella speranza che possa presto far tirare un sospiro a quanti gli vogliono bene. E sono molti. Lo si evince, tra l'altro, dai numerosi messaggi che si leggono su Facebook e Instagram di incoraggiamento al leone, così come lo definiscono gli amici.

Sul fronte investigativo, sono in via di identificazione quasi tutti i partecipanti alla zuffa, costata il ferimento di Roberto Bembo. Sono diverse le posizioni al vaglio, in un quadro che si va via via delineando. La vittima è stata colta alle spalle e attinto dai fendenti alla gola, all'addome e alla schiena (in ospedale è stato portato dagli amici, una di loro gli ha tamponato provvidenzialmente la fuoriuscita di sangue). Sarebbe stato Nico Iannuzzi a impugnare il coltello e a colpirlo, mentre Luca Sciarrillo avrebbe usato un tirapugni. Entrambi, ristretti nel carcere di Bellizzi Irpino, sono difesi dall'avvocato Gaetano Aufiero. Il penalista difende anche Daniele Sciarrillo, fratello più grande di Luca, che si trova invece ai domiciliari per l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione domiciliare nelle ore successive al fatto, è stato trovato in possesso di droga. Di qui, la misura cautelare, mentre per la vicenda dell'aggressione è solo denunciato con la pesante accusa di tentato omicidio. Stesso reato contestato al fratello Luca e a Nico Iannuzzi.

Il ferimento sarebbe avvenuto al culmine di una lite, la mattina del primo gennaio intorno alle 7. Una vettura parcheggiata male ha messo contro i due gruppi. Parole grosse, discussione animata e poi sono partite le botte tra le due fazioni. Quando tutto sembrava per finire, l'aggressione ai danni di Roberto Bembo. Almeno questo è ciò che sta emergendo. La Squadra Mobile, agli ordini del vicequestore Gianluca Aurilia, sta conducendo le indagini sotto il coordinamento del sostituto procuratore Vincenzo Toscano, titolare del fascicolo - mettendo insieme ogni tassello. Si lavora alle versioni raccolte, alle immagini della videosorveglianza pubblica e privata (attenzione anche alle fasi precedenti e successive al grave episodio), agli elementi acquisiti sul posto. Un quadro complessivo, che vuole essere preciso nei dettagli, per avere sul tavolo la sequenza chiara di una vicenda che ha scosso l'intera provincia. Una provincia che prega per la ripresa di Roberto Bembo.

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