Sbloccati i fondi Pics:
è corsa contro il tempo

Sbloccati i fondi Pics: è corsa contro il tempo
Giovedì 8 Settembre 2022, 08:43 - Ultimo agg. 11:46
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La firma digitale di Festa e De Luca sull'accordo di programma per la rimodulazione dei fondi «Pics» fa scattare un serrato conto alla rovescia. Riqualificazione di Palazzo De Peruta, restyling del castello e dei ruderi, viale Italia, bandi per il commercio al centro storico. Oltre 4 milioni di euro di lavori vanno appaltati e realizzati, così recita il programma, entro il 31 dicembre 2023. Quindici mesi per una vera e propria mission impossibile. E lo stesso vale per la Dogana di Piazza Amendola, l'opera più sostanziosa dell'intero capitolo dedicato alle «Città sostenibili», e che vale 3,5 milioni. Rumors provenienti da Piazza del Popolo danno per pronto il progetto definitivo affidato all'architetto Giovanni Multari. Dovrebbe essere presentato a strettissimo giro. Ma intanto il tempo a disposizione comincia a diventare risicato. E l'incubo di dover restituire i finanziamenti, sempre più concreto. La svolta sulla rimodulazione dei «Pics», nei fatti, porta all'amministrazione Festa oneri e onori. La buona notizia sono le risorse per realizzare alcuni dei suoi cavalli di battaglia. Come il trasferimento della sede istituzionale del Comune nel vecchio Municipio. Ora si può fare, almeno dal punto di vista della riqualificazione che occorre a via Mancini: ecco 950.000 euro. 

Ovviamente, per chiudere la partita, non prima della prossima consiliatura, c'è da capire dove andrà il Giudice di Pace, e che ne sarà di Palazzo di Città. Visto che la vendita alle Fiamme Gialle è saltata e sullo spostamento del Tribunale non si è più mosso nulla. E poi i ruderi del castello longobardo. Conclusa l'Autostazione di via Pini, l'impresa partenopea «Cogepa» è visibilmente all'opera per il completamento della riqualificazione dell'agorà dell'antico maniero, con la ripavimentazione della parte di piazza che ancora manca. Ma per rendere concretamente fruibile il castello, l'amministrazione comunale ha rastrellato dai ribassi di gara e da alcuni progetti stralciati, ben 800.000 euro. L'idea progettuale c'è già. Il Comune vuole realizzarvi una centro multimediale per l'esposizione dei prodotti tipici dell'Area Vasta di Avellino, ma non solo.

C'è anche l'idea di una sala «immersiva», in cui proiettare immagini e far rivivere all'ipotetico turista le storie e che si sono intrecciate intorno al castello. Quindi, la realizzazione di un percorso diretto tra la scala in ferro dà sulla piazza e uno spazio fisico dove rievocare la storia di Avellino e del maniero. Ci sono poi gli interventi meno suggestivi ma economicamente più sostanziosi, che riguardano le due porte di accesso al capoluogo. Per viale Italia, funestato dalla moria di platani degli ultimi anni e messo a dura prova, anche in questa consiliatura, dal disastroso cantiere della celeberrima pista ciclabile, un milione di euro. Il progetto riguarda la riqualificazione dell'asse viario e delle fioriere, che ad inizio consiliatura il sindaco Festa aveva annunciato di voler modificare al punto da fare di Avellino la Sanremo del Sud. Quindi anche nuove piantumazioni. 

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Dall'altro lato, a ovest, 1,2 milioni sono previsti per l'asse storico Largo Santo Spirito-Via Tedesco, fino all'incrocio per Atripalda. Fatto l'asfalto, è il momento di pensare ai marciapiede, all'arredo urbano, alla pubblica illuminazione. Per finire, il Comune ha previsto altri incentivi a fondo perduto per la nascita di attività commerciali al centro storico. Allo scopo, sono stanziati 300.000 euro. Per passare dalle parole ai fatti, però, bisogna appaltare i progetti esecutivi e le relative gare. Quindi realizzare i lavori e rendicontarli. E i tempi sono decisamente troppo brevi. Non solo a causa del braccio di ferro consumatosi in questi mesi tra Comun e Regione. Sul punto, l'assessore all' Urbanistica, Emma Buondonno, annuncia il massimo impegno: «Fermo restando che i nostri uffici non si erano fermati, ora dobbiamo assolutamente riaccelerare tutte le procedure. - riflette - La firma congiunta di sindaco e del Governatore chiude l'iter burocratico per l'accordo. Ora vogliamo realizzare i progetti. Palazzo De Peruta, Castello, porte est e ovest: dobbiamo farcela entro dicembre 2023». 

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