Scudetto del Napoli, a Monteforte spunta il derby del condominio

Un balcone colorato di azzurro, al piano di sotto le bandiere dell'Avellino

Bandiere azzurre sui balconi
Bandiere azzurre sui balconi
di Marco Ingino
Domenica 30 Aprile 2023, 10:14 - Ultimo agg. 16:59
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La festa per lo scudetto del Napoli travalicherà anche i confini della verde Irpinia? L'interrogativo serpeggia ormai da mesi un po' in tutti i 118 comuni dove, soprattutto alla luce della vicinanza territoriale, esistono delle cellule del tifo azzurro. In qualche caso, specialmente nelle aree di confine come a Monteforte o Avella, ci sono persino dei club con bandiere e striscioni già esposti. Manifestazioni di giubilo che in provincia dovrebbero esaurirsi con qualche sfilata anche perché soprattutto tra il Mandamento e l'hinterland di Mercogliano sono tantissimi i residenti nativi del capoluogo partenopeo.

Difficile, invece, che l'entusiasmo per Osimhen e compagni possa arrivare per le strade del capoluogo dove lo scorso primo aprile venne letteralmente espulsa da piazza Libertà, con dialogo e diplomazia, una macchina tappezzata di azzurro.

Nel rispetto reciproco ci sarà comunque chi farà festa provando a non urtare la sensibilità degli ultrà biancoverdi.

È questo il caso di Gennaro Romei, professore e avvocato con un passato da assessore comunale con delega alla Cultura, che quest'oggi sarà sulle gradinate del Maradona: «Andrò come sempre a Napoli - ha detto - nella speranza di fare festa. Ad Avellino tutti sanno che sono un tifoso azzurro, ma anche che tengo in maniera particolare per i lupi. Sono stato abbonato all'Avellino e, nel 1985, ero a spalare la neve per far disputare la partita vinta per 2 a 1 contro il Verona campione d'Italia. Francamente non comprendo questo astio che in Irpinia vedo comunque meno accentuato rispetto ad altre città del Sud come Salerno».

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Per rispetto, ma anche per contingenze anagrafiche, la sua festa si esaurirà sugli spalti: «Ormai - conclude - non ho più l'età per le sfilate ma ritengo che ogni persona abbia il diritto di esprimere la propria gioia qui come in altre città». Pensiero condiviso dalla maggior parte delle persone che, in alcune realtà, si sono ritrovate a rivivere persino una sorta di derby del condominio. Al civico sette lungo la statale tra Monteforte e Mercogliano, ad esempio, la famiglia Sbordone ha tappezzato i balconi tra il primo e il secondo piano di biancoazzurro. A difesa del loro pian terreno, però, i componenti del nucleo familiare di origini irpine hanno replicato issando un vessillo biancoverde.

A Baiano è intervenuto il sindaco Montanaro, tifoso azzurro, con un post: «Lasciate festeggiare chiunque ne abbia voglia ovunque si trovi, purchè lo faccia con intelligenza e rispetto». A Montefalcione, nel frattempo, non si sono dissolte le scorie della polemica innescata a seguito del tentativo di alcuni tifosi azzurri di organizzare una festa in piazza. «Se nel nostro paese - ha dichiarato Irio Serino - non ci saranno manifestazioni per il Napoli non è perché questo è il luogo dove vive il presidente dei biancoverdi, che è anche il nostro sindaco. A Montefalcione siamo da sempre solo tifosi del lupo». Una vigorosa rivendicazione territoriale che ad Andretta, sulla scia di quanto fatto lo scorso mese a Mercogliano, hanno ribadito con due striscioni affissi all'ingresso del paese: «Nel vostro momento di massima celebrità, noi onoriamo la nostra appartenenza e identità. Andretta tifa Avellino!». Proclami ribaditi pure a Montoro, Carife, Serino e Montella. In questi ultimi due paesi qualche bandiera azzurra si vedrà. Avvisaglie in tal senso si sono già avute nella valle del Sabato dove la scorsa settimana c'è stato il festeggiamento di un compleanno alla presenza di Nando De Napoli, al quale negli anni 90 venne dedicato un club a Sala di Serino.
 

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