Avellino, ladri nella sede chiusa
del «De Luca», la preside
riconsegna le chiavi

Avellino, ladri nella sede chiusa del «De Luca», la preside riconsegna le chiavi
di Antonello Plati
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 08:40 - Ultimo agg. 08:47
4 Minuti di Lettura

Ladri in azione nella sede storica, oggi chiusa, del Liceo artistico e scientifico «De Luca» di Avellino: la dirigente scolastica, Maria Rosaria Siciliano, in segno di protesta, riconsegna al presidente della Provincia, Domenico Biancardi, le chiavi della struttura di via Tuoro Cappuccini, fuori uso da tre anni in attesa della messa in sicurezza antisismica.
«Non c'è sorveglianza: quello di ieri non è il primo furto. Siamo in balia dei vandali», accusa la preside. Ieri mattina, durante un sopralluogo la scoperta: dagli scaffali della biblioteca sono stati rubati diversi volumi e in palestra sono scomparsi alcuni attrezzi ginnici. Il consigliere delegato all'Istruzione di Palazzo Caracciolo, Girolamo Giaquinto, replica: «Il gesto della dirigente scolastica non ha alcun senso se non quello di alimentare inutili e sterili polemiche. I furti sono atti delinquenziali che soltanto fino a un certo punto si possano prevenire. Per quello che è successo al Liceo siamo tutti rammaricati».

LEGGI ANCHE Furto al liceo artistico di Avellino, la dirigente: «Rubati libri di valore»

Nella giornata di ieri, dunque, è stato riscontrato il furto, «l'ennesimo sostiene Siciliano - ai danni del nostro istituto presso i locali della sede storica, in particolare nell'ala anteriore che è oggetto di lavori di ristrutturazione». Quindi ricostruisce i fatti: «Recatami sul luogo ho riscontrato, insieme ai miei collaboratori, che erano stati sottratti attrezzi ginnici e libri di valore storico, custoditi nella preziosa biblioteca della scuola, le cui porte di accesso, benché da noi chiuse a chiave, erano state aperte. Anche la porta dell'Aula magna risultava aperta. Non abbiamo, comunque, riscontrato segni di effrazione, né è scattato l'allarme perimetrico della scuola. Se ne deduce, pertanto, che chi è entrato abusivamente nella scuola, fosse in possesso dello spinotto di disattivazione dell'impianto. Di quanto accaduto sono state ovviamente informati gli organi di polizia».

Ancora un furto, dunque, «a causa della mancata messa in sicurezza che espone la struttura e i reperti in esso conservati a continui raid. Dopo tre anni, si è ancora in attesa dei lavori di ristrutturazione necessari».
Di qui la decisione, evidentemente polemica, di riconsegnare le chiavi al presidente Biancardi: «Per queste ragioni, si ritiene opportuno consegnare all'amministrazione provinciale le chiavi dell'edificio in dotazione all'istituto, sollevando la dirigenza da responsabilità civili e penali, per eventuali furti o danneggiamenti, nell'auspicio che possa esservi un intervento risolutivo da parte delle istituzioni preposte».
Giaquinto a questo punto precisa: «Per la sede storica del De Luca c'è un progetto di riqualificazione per il quale siamo in attesa di ottenere i fondi: sarà un intervento di messa in sicurezza dell'intera struttura. Dunque, i tempi non possono essere brevi. Detto questo, da parte nostra c'è sempre stata la massima sensibilità verso le istanze della dirigente: non dimentichiamo che ha ottenuto un plesso nuovo di zecca per i suoi alunni».
Ma la preside non ci sta e rincara la dose: «È davvero sconfortante sostiene che nonostante avessimo più volte richiesto, durante i numerosi colloqui intercorsi negli ultimi tre anni con la Provincia, che la scuola fosse sottoposta a videosorveglianza, mettendo in sicurezza la biblioteca ed il museo storico dell'istituto, nessuna misura cautelativa è stata assunta».
Tra l'altro, nella sede di Tuoro Cappuccini, lasciata libera in attesa di lavori di ristrutturazione che tardano ad essere eseguiti (soltanto nel mese di settembre sono stati appaltati gli interventi), è ospitata anche un'esposizione permanente con ceramiche risalenti alla Scuola Regia, nonché un arazzo che risulta essere il secondo più prezioso in Italia: «Da parte nostra conclude Siciliano ci eravamo fatti carico di sostenere le spese di sorveglianza, incaricando una ditta di vigilanza, alla quale a questo punto abbiamo deciso di revocare il servizio, atteso che in tali condizioni diventa inutile». Dunque ancora disagi sull'edilizia scolastica ad Avellino, dove diversi plessi attendono di essere riqualificati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA