Sellitto, l’incanto di una giornata
nella libreria “Dante&Descartes»

Quel che segue è il racconto di una giornata d’incanto vissuta da Lia Sellitto, scrittrice avellinese di favole dotata di grande sensibilità, in una delle librerie simbolo del capoluogo partenopeo

L'ingresso della libreria Dante e Descartes
L'ingresso della libreria Dante e Descartes
di Lia Sellitto
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 00:00
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 Quel che segue è il racconto di una giornata d’incanto vissuta da Lia Sellitto, scrittrice avellinese di favole dotata di grande sensibilità, in una delle librerie simbolo del capoluogo partenopeo, Dante & Descartes, in via Mezzocannone e dell’incontro con il titolare Raimondo Di Maio. Sellitto spiega ad un’amica del Nord la magìa di Napoli.

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Me ne stavo tranquilla, dopo una giornata densa di accadimenti in cui avevo accompagnato a Napoli un’amica, nella piccola libreria del suo editore, in via Mezzocannone. Avevo vissuto una mattinata che non esito a definire di incanto, nella botteguccia dove eravamo rimaste in piedi per più di tre ore, a parlare fitto fitto con Raimondo Di Maio, il libraio, mentre lui con la grazia di un folletto provvedeva a sbrigare i clienti dando tempo e ascolto a ognuno di loro.

«Stanca ma felice», si concludevano con queste parole i temi delle scuole elementari di una volta, e anche io mi sentivo quella scolaretta felice che fa ritorno ad Avellino. Andai a dormire mentre mi sfilavano ancora davanti agli occhi le immagini dei personaggi incontrati, conservate come in un cassetto da dove le avrei tirate fuori in un momento di calma.

Sennonché, l’indomani, al commento di un’amica del Nord, a una foto postata su Fb di un abito da sposa in una bacheca di vetro: “Solo a Napoli si vedono queste cose…” la mia anima insorge, si duole e si ribella, voler mettere il mare in una noce, invece “oggi” il mare bagna Napoli…

La stanchezza mi passa, e mi vengono dal cuore parole di rabbia e di dolore che hanno dato vita a questo pezzo: «Ascolta... Napoli è “tante cose”, tanto altro...Napoli della cultura… proprio ieri nella città partenopea, in una storica libreria, Dante & Descartes, zeppa di libri e di memorie, ho incontrato professori, gente appassionata di libri come il suo editore Raimondo Di Maio. Venite a Napoli, allora, e vi stupirete dell’arte, della bellezza. Ho incontrato in mezza mattinata il professore universitario che racconta che al Teatro mettono in scena la Ballata del vecchio marinaio di Coleridge, che poi mi fa una domanda: “se è meglio il pomodoro o un libro”. Risponde un altro prof presente in libreria, “il libro”, perché il libro è eterno e il pomodoro no”. E passa la ragazza che ha ritrovato sulla bancarella esposta fuori, “La collina dei conigli”, il suo libro dell’infanzia, passa il fotografo amico di Raimondo che ha fotografato tutta Napoli e lo ritrae con gli scrittori napoletani da lui pubblicati, arriva il rilegatore di libri (da 40 anni) il cui figlio vuol saper quante copie ci sono del libriccino in 36esimo, per farne una bomboniera per una ricorrenza. E può anche capitare di assistere a un pezzo da teatro, mentre il libraio ci offre un caffè il ragazzo del bar ne fa rovesciare uno sui libri che sono sul banco e mentre sgomente ci affrettiamo, io e l’amica, a salvarne altri, rimango con gli occhi da fuori vedendo Raimondo che rimane tranquillo: “Non è successo niente, che vuoi che sia, dice, di fronte alla morte...».

Voglio acquistare il libro di Erri De Luca e Izet Sarajilic, Lettere fraterne, macchiato di caffè sullo spessore del libro... una rarità, adesso, profumato di caffè, colato anche sul retro di un cartellone che ritrae un Miki Mouse che lancia una bottiglietta d’inchiostro “libri, inchiostro e caffè” un bel tris.. E ho visto tanto altro e ieri sera non prendevo sonno, per i colori, l’energia, per lo stoccafisso in cassuola, buonissimo, mangiato alla Casetta rossa al porto. E ripensavo alla statua di Garibaldi maestosa e paurosa che ti viene incontro e ti sovrasta ora che nella piazza Garibaldi hanno aperto una corsia che ci arriva proprio sotto. Mi sono dilungata, scusa Rosanna, ma Napoli è un mare e io mi son fatta prendere e portar via, la tua foto mi ha messo in moto tutto questo… Vieni, Venite, Napoli vi stupirà...Raimondo e la sua libreria Dante & Descartes, in Via Mezzocannone, ancora di più».