Avellino: inchiesta Sidigas, chiesto il rinvio a giudizio per De Cesare e Del Vecchio

Le accuse: autoriciclaggio e omesso versamento dell'Iva. Il 29 maggio la decisione del gip

L'avvocato Claudio Mauriello e Gianandrea De Cesare
L'avvocato Claudio Mauriello e Gianandrea De Cesare
di Alessandra Montalbetti
Lunedì 17 Aprile 2023, 10:16 - Ultimo agg. 10:17
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Chiuse le indagini sulla Sidigas. Chiesto il rinvio a giudizio per Gianandrea De Cesare e Bruno Del Vecchio con le accuse di autoriciclaggio e omesso versamento dell'Iva. Il 29 maggio toccherà al gip Fabrizio Ciccone, del tribunale di Avellino, stabilire se l'ex patron dell'Avellino Calcio debba o meno affrontare il processo (evenienza che De Cesare in più occasioni ha ribadito di voler affrontare tranquillamente) o se prosciogliere i due da ogni accusa.

Una chiusura indagine, seguita da una richiesta di rinvio a giudizio, giunta a distanza di quasi tre anni per una serie di ricorsi presentati ed eccezioni sollevate dai legali di Gianandrea De Cesare, dall'emissione della prima misura cautelare, un sequestro preventivo di circa 97 milioni di euro nel 2019.

Sequestro successivamente ridotto a 35 milioni di euro. L'ultima misura cautelare fu disposta nel maggio scorso dopo la dichiarazione di incompetenza territoriale del tribunale partenopeo dove era approdata l'inchiesta. Ma il tribunale di Napoli, dopo un anno di ulteriori indagini effettuate sulla contabilità della Sidigas.com Srl ed Enerimpianti Srl, evidenziò i reati di autoriciclaggio, omesso versamento dell'Iva e false comunicazioni sociali compiute su Avellino.

Dunque, rinviò gli atti alla procura avellinese. Quest'ultima ha provveduto ad iscrivere nuovamente nel registro degli indagati Gianandrea De Cesare difeso dall'avvocato Claudio Mauriello, nonché Bruno Del Vecchio difeso dall'avvocato Massimiliano Moscariello. De Cesare in qualità di legale rappresentante e amministratore (di diritto e di fatto) di tutte le società riconducibili al gruppo Sidigas Spa. Mentre Del Vecchio in qualità di amministratore delegato (nominato il 19 dicembre 2012 e in carica per tre anni) nonché in qualità di consigliere, di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato rispetto alla Sidigas Spa. Ed ancora in qualità di amministratore unico (nominato il 21 dicembre del 2012 e rimasto in carica fino all'approvazione del bilancio avvenuta il 31 dicembre dello stesso anno) rispetto alla Sidigas.com. Carica ricoperta anche nel 2013, dal 18 dicembre fino all'approvazione del bilancio avvenuta il 31 dicembre del 2013. Gli inquirenti contestano ai due indagati, il trasferimento di circa 72 milioni di euro dai conti correnti della Enerimpianti Srl in favore della società Ssf Scandone Spa, Giada servizi aerei Srl, servizi integrati Srl, Us Avellino 1912 Srl.

Su alcuni reati incombe la prescrizione, almeno per quanto riguarda il mancato pagamento dell'Iva e anche su questo aspetto l'ex patron De Cesare ha precisato sempre di volere saldare i debiti con lo Stato e di ritornare in possesso delle quote societarie anche provvisoriamente per poter redigere il piano di rientro dai debiti. Possibilità sulla quale il tribunale di Avellino si è pronunciata rigettato il ricorso.
 

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