Solofra: si allungano i tempi per la riapertura dei reparti dell'ospedale Landolfi

Quattro ambulatori dovrebbero essere attivi nel giro di due settimane

L'ospedale Landolfi di Solofra
L'ospedale Landolfi di Solofra
di Alberto Nigro
Sabato 15 Aprile 2023, 07:59
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«Nel giro di una settimana, o al massimo due, apriremo i primi quattro ambulatori presso l'ospedale Landolfi di Solofra». Si allunga ancora il cronoprogramma che porterà alla ripresa delle attività nella struttura d via Melito. Renato Pizzuti, manager dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino (che dal 2018 gestisce anche il plesso della cittadina conciaria), detta i nuovi tempi a margine di un convegno che si è svolto nella giornata di ieri presso l'aula magna della città ospedaliera. «Siamo pronti - prosegue Pizzuti - ad aprire i primi ambulatori a Solofra. I lavori sono iniziati e si sono conclusi nel giro di un anno e mezzo (dopo una serie di rinvii, ndr) e abbiamo utilizzato gli ultimi fondi, quelli del mese di dicembre 2022, che prima non c'erano, proprio per gli ambulatori».
A partire dalla prossima settimana, dunque, o al massimo la successiva, «avremo quattro ambulatori: chirurgia, cardiologia, urologia e ortopedia». Si tratta, spiega il manager, «di un segnale importante per la popolazione» perché vuol dire che presto inizieranno le attività «che entreranno a regime tra le fine di maggio e gli inizi di giugno».


Insomma, si tratta di una ripartenza a metà perché nessuna certezza si ha ancora in merito all'apertura dei reparti che consentirebbero di far ripartire, a pieno ritmo, la struttura. Non è mancato, poi, nelle parole di Pizzuti, un riferimento al pronto soccorso del Moscati, che nei mesi scorsi ha fatto registrare momenti di grande sofferenza. «Negli ultimi tempi - afferma il diggì - si è notato un miglioramento importante in quanto è stato realizzato e promosso un progetto organizzativo che ha funzionato. Tuttavia le condizioni dei pronto Soccorso dipendono un po' dal caso perché ci sono giorni in cui si presentano decine e decine di persone ed altri in cui, fortunatamente, sono decisamente di meno. Chiaramente, è una condizione che non riguarda solo Avellino, ma tutto il paese, con una particolarità: qui dobbiamo fare i conti con una popolazione in gran parte anziana, per cui spesso si riscontrano problemi legati a questo tipo di assistenza». Venendo, invece, al tema del convegno e al lavoro svolto in questi anni dalla Breast Unit, Pizzuti si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti: «Quella del Moscati è una realtà molto avanzata sulla linea oncologica e in tale panorama si distingue sicuramente la Breast Unit. Nelle sue parole anche un riconoscimento all'attività svolta dal dottor Carlo Iannace, soprattutto sul fronte della divulgazione in termini di prevenzione, così come un plauso rivolto all'Asl di Avellino (rappresentata in sala dal direttore generale Mario Ferrante) e alle strutture coinvolte nella rete della prevenzione. «Per quanto ci riguarda ci occupiamo della prevenzione di secondo e terzo livello e in particolare la Breast Unit si occupa del terzo, quindi dell'intervento chirurgico successivo alla diagnosi».
 

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