«Meno di un mese fa è stato arrestato e adesso è ritornato alla carica minacciandomi nuovamente di morte».
È scosso come e più dell’altra volta Nino Musto, sindaco di Pietradefusi, dopo aver subito l’ennesimo attacco verbale e non ad opera di Luciano Guida, lo stalker, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti, che da mesi lo perseguita e lo minaccia.
Nonostante il divieto di avvicinamento l’uomo, contravvenendo appunto alle disposizioni della magistratura, si è presentato dapprima nel Municipio, in piazza Dante Troisi a Dentecane, successivamente nel circolo poco distante dove Musto, il primo cittadino, si era rifugiato per sfuggire alle persecuzioni di chi da diverse settimane lo sta molestando pesantemente con richieste surreali di aiuti economici e sociali.
«Non ho paura per me, ma solo per la mia famiglia- ha affermato Nino Musto qualche ora dopo l’arresto di Guida da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mirabella Eclano coadiuvati dai colleghi della stazione di Montefusco intervenuti tempestivamente sul posto dopo la chiamata d’intervento del sindaco di Pietradefusi- credo che si sta sottovalutando la pericolosità del soggetto».
È uno sfogo amaro quello che Musto si lascia sfuggire fuori dai denti all’indomani dell’ennesima aggressione subita da parte del pluripregiudicato che accampa pretese di soldi dall’attuale amministrazione comunale.