Videosorveglianza all'Asl di Avellino, i sindacati: «Telecamere abusive, devono essere rimosse»

Una delle telecamere installate nell'Asl di Avellino
Una delle telecamere installate nell'Asl di Avellino
di Antonello Plati
Sabato 6 Maggio 2023, 17:38 - Ultimo agg. 17:46
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«Le telecamere in una struttura pubblica possono essere un valido aiuto per migliorare l’organizzazione del lavoro ma se non c’è un accordo preventivo con i sindacati e preavviso come riportano le norme allora possono diventare anche fuorilegge». Massimo Imparato, segretario generale della Cisl Fp Irpinia-Sannio commenta l’installazione di un sistema di videosorveglianza all’interno degli uffici e della direzione generale della Asl di Avellino.

Come riportato da Il Mattino, l’occhio del «grande fratello» sui dipendenti dell’ Asl di Avellino si è accesso da qualche settimana, con l’installazione di un sistema di videosorveglianza le cui telecamere sono presenti all’ingresso, al piano terra e in tutti i corridoi su ogni altro piano degli uffici di via Degli Imbimbo. Altri «occhi indiscreti» anche nella sala riunioni all’ultimo piano. La control room, invece, si trova nella stanza del direttore generale dell’ Asl di Avellino Mario Nicola Ferrante. Circostanza quest’ultima che ha messo in allarme i dipendenti che si sono rivolti all’Ispettorato del lavoro e hanno presentato un esposto in Procura.


«Il tema della videosorveglianza - prosegue il sindacalista - è molto delicato, ricordiamo che la violazione della norma riserva anche aspetti penali per il legale rappresentate dell’azienda che ne autorizza l’istallazione. Sorprende che un direttore come Ferrante, sempre aperto al dialogo e al confronto con sindacati e lavoratori, questa volta abbia dato il via alle telecamere senza tener conto delle dovute comunicazioni. Chiederemo un incontro urgente al direttore generale proprio per capire cosa sia accaduto, cercando di capire l’effettiva necessità di installare un sistema di videosorveglianza presso gli uffici della direzione, se da questa analisi risulterà un’azione indispensabile». La legge è chiara: «Senza accordo sindacale, ovvero preventiva autorizzazione del competente ufficio dell’Ispettorato nazionale del lavoro, le telecamere risultano installate in maniera abusiva pertanto, vanno rimosse ad horas».


Licia Morsa, segretario generale Fp Cgil Avellino, sostiene di «aver appreso tutto dal giornale.

In quanto, non risultano né comunicazioni né incontri in merito. Auspichiamo che il manager a stretto giro ci convochi per fare chiarezza sulla questione e magari provare a trovare una soluzione all’annoso problema della sicurezza degli operatori». Insomma, tutto sotto controllo ma senza «alcun preavviso per i lavoratori» e «senza che sia stata attivata la preventiva contrattazione con i sindacati», come si legge nella segnalazione di «illecita installazione di sistemi di controllo» che alcuni dipendenti hanno inoltrato all’Ispettorato chiedendo «l’intervento dell’Istituto per procedere con urgenza alla visita ispettiva per l’accertamento della violazione dell’articolo 4 della legge 300 del 1970», ovvero dello Statuto dei lavoratori dove, in questa parte, è specificato che «è vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori». Gli stessi dipendenti hanno presentato un esposto in Procura.


Il direttore generale dell’ Asl di Avellino, Mario Nicola Ferrante, interpellato da Il Mattino ricostruisce in modo diverso la vicenda. Dice: «Prima che fosse installato il sistema di videosorveglianza, tutti i sindacati sono stati avvisati». Quindi precisa: «Non facciamo nessun controllo sui lavoratori: le telecamere le abbiamo messe per questioni di sicurezza. Infatti, sono presenti agli ingressi e nei corridoi: non vogliamo mica spiare le persone mentre fanno il proprio lavoro». E su quelle presenti nella sala riunioni, chiarisce: «Quella è una sala riservate alle riunioni del personale, non è aperta al pubblico. Anche in questo caso, le telecamere sono presenti per questioni meramente organizzative e di sicurezza».

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