Airola, festa e raduno per la mototerapia

Centinaia di centauri hanno partecipato al Lynphis Ride

Il motoraduno
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di Giovanna Di Notte
Domenica 24 Settembre 2023, 11:29
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Grande partecipazione al raduno per gli appassionati delle due ruote, ma non solo. Un appuntamento speciale, nato per sostenere la ricerca e celebrare i risultati straordinari ottenuti da 11 bambini in cura con la mototerapia. Così, nei giorni scorsi, centinaia di motociclisti provenienti da tutt'Italia si sono incontrati ad Airola in occasione del «Lynphis ride», manifestazione nazionale giunta alla sua settima edizione.

L'evento, suddiviso in due giornate, si è svolto tra musica, spettacoli e attività riabilitative. Alla lodevole iniziativa hanno partecipato anche diversi ospiti d'onore come Pierfrancesco Pileri (ex team manager di piloti di fama mondiale come Loris Capirossi, Alex Barros e Gresini), Francesco Puocci (campione europeo di Rally/Enduro, che ha regalato 10 corsi sulla guida sicura in moto in situazioni critiche, Luciano Benedetti (autore della poesia «Motociclisti strana meravigliosa gente») e l'architetto Graziella Viviano, che si batte per la sicurezza stradale dopo la morte della figlia Elena Aubry.

Sul palco, inoltre, si sono esibiti diversi artisti, tra questi Sara Montesanto, gli Shá Dong, il Centro Studi Danza Fame, i Dj From Dreamers Napoli, Dj Optimus, Dj Domy R, che hanno sposato la causa donando il loro cachet a «La mototerapia», l'associazione che ha saputo cogliere il grande potenziale della motocicletta come attivatore emozionale, sensoriale, motorio e cognitivo, capace di guidare i ragazzi autistici in un percorso di riabilitazione ottenendo, in questo modo, ottimi risultati.

«I bambini seguiti dalla nostra associazione ha spiegato il presidente Luca Nuzzo - hanno fatto passi da gigante, la mototerapia è psicomotricità in moto e non va confusa con chi effettua spettacoli o giri in moto».

Nuzzo, da terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva con una grande passione per le due ruote, ha voluto collegare gli aspetti terapeutici della moto come attivatore emozionale al trattamento dell'autismo. «Abbiamo potuto osservare come la grande emozione che suscita quello che chiamo "il gioco gigante" nei piccoli pazienti - ha voluto sottolineare con soddisfazione - tenda a far avvicinare il bambino verso le attività che mirano a migliorare lo sviluppo sensoriale. I risultati - ha aggiunto l'esperto - sono davvero importanti rispetto alla tolleranza ai rumori, all'aumento dei tempi di attenzione e all'aumento del contatto oculare, con risvolti altrettanto positivi anche per quanto riguarda l'autonomia del bambino e la sua propensione alla socialità».

Il presidente Nuzzo ha anche espresso gratitudine nei confronti dei tanti motociclisti accorsi da tutta Italia: «Grazie a loro possiamo portare avanti il progetto di ricerca a sostegno della mototerapia, nato con la pubblicazione di un volume alla fine del 2018 che funge da base scientifica sulla metodologia in questione, presentato dal luminare italo-americano della microchirurgia della base del cranio, il professor Antonio Bernardo della Weill Medical College Cornell University di New York e da altri specialisti nel campo della neuropsichiatria infantile e della psicologia. Da quel giorno ha commentato Nuzzo - abbiamo intrapreso, insieme agli straordinari ragazzi dell'associazione, un percorso che oggi ha portato risultati straordinari a ben 11 bambini». Ha poi precisato che l'obiettivo dell'associazione è «portare avanti la ricerca sulla mototerapia e far sì che tutti i bambini affetti da autismo possano avere l'opportunità di fruire di una terapia innovativa, aperta, stimolante e divertente, in grado di trasformare il modo stesso di trattare un piccolo paziente affetto da disturbo dello spettro autistico».
 

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