Per risolvere il problema degli ecopunti ubicati alla periferia della città e che vengono presi d'assalto da anonimi che non rispettano alcuna regola, si sta studiando un piano di razionalizzazione che dovrebbe essere attuato nel giro di alcuni mesi. «L'obiettivo - dice l'amministratore unico dell'Asia Donato Madaro - è di ridurre il numero, ma soprattutto di renderli più funzionali, recintarli e quindi custodirli. Naturalmente l'accesso sarebbe riservato esclusivamente ai residenti delle rispettive zone muniti di eventuali pass e, questo sistema, consentirebbe successivamente anche di disciplinare e instaurare la Tari. Da alcune settimane ci stiamo concentrando su questo settore, dove il lavoro è delicato e difficile. Soprattutto stiamo monitorando determinati punti che sono quelli più critici con interventi di apposite squadre che avvengono anche più di una volta nel corso di una giornata, per evitare complicazioni e problemi sanitari in considerazione anche del periodo estivo».
Diversi ecopunti sono oggetto di continue lamentele e proteste di cittadini, perché viene depositato di tutto a volte anche da parte di residenti di altri centri, come vecchi mobili, frigoriferi, lavatrici, materiale di risulta, carcasse di animali morti, ma soprattutto abbandonando materiale nocivo come amianto e altro.
Per risolvere il problema, per volontà dello stesso Madaro in testa, si è passati all'installazione di telecamere di sorveglianza che sono in funzione 24 ore su 24. Attualmente sono già attive in quelli che secondo una speciale e «triste» classifica sono i punti più critici: a contrada Montecalvo, Epitaffio, Olivola, San Chirico, Acquafredda, Piano Cappelle e San Vitale-Pantano ed a dire il vero i primi risultati iniziano già a vedersi. Personale dell'ufficio tecnico dell'Asia visiona tutte le immagini e quando rilevano delle infrazioni inviano quelle «incriminate» al comando della polizia municipale che poi provvede all'identificazione attraverso i numeri di targa ed elevare contravvenzioni. Oltre alle tre persone individuate nella scorsa settimana e che come noto avevano sversato materiale vietato in contrada Montecalvo, multati per 150 euro a testa considerato che si tratta di reato amministrativo che diventa penale la seconda volta quando scatta anche il sequestro del mezzo, ce ne sono altri. Si tratterebbe di almeno altri dieci soggetti dei quali è in corso l'identificazione e anche per loro arriveranno delle multe. Soddisfatto in tal senso lo stesso Madaro: «Stiamo ottenendo dei buoni risultati grazie alla videosorveglianza e anche in virtù della buona sinergia in atto con la polizia municipale. Ci auguriamo che questo serva a scoraggiare questi soggetti che non so come definirli, considerato che c'è a richiesta la possibilità di liberarsi di tutti i tipi di rifiuti, rivolgendosi agli appositi centri».
Entro settembre sarà installata una telecamera anche nei pressi dell'ingresso del carcere Capodimonte dove da circa un anno c'è l'ecopunto di contrada Cancelleria, Eremita e Coluonni diventato molto «critico» e dove specie negli ultimi giorni sono dovuti intervenire anche i vigili urbani su richiesta di abitanti della zona. Incredibilmente enormi bustoni neri di rifiuti, centinaia di bottiglie vuote, materiale di plastica, abbandonati alla rinfusa o addirittura lanciati direttamente dai mezzi, spesso invadono anche la strada riducendo lo spazio per la circolazione delle auto.