Anziani a Benevento, ora sprint per la riattivazione della casa albergo

Nel mirino l'esternalizzazione dei servizi

Anziani, ora sprint per la riattivazione della casa albergo
Anziani, ora sprint per la riattivazione della casa albergo
di Luella De Ciampis
Martedì 27 Febbraio 2024, 10:15 - Ultimo agg. 19:33
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Si apre uno spiraglio per la riattivazione del «Carpa» di Molinara, la casa albergo per anziani gestita dal Comune che aveva chiuso i battenti il 31 ottobre dello scorso anno perché l'amministrazione non riusciva più a reggere i costi di gestione. Intanto, però, il Comune di Morcone, ente capofila dell'Ambito B5, ha appena disposto la revoca del provvedimento di autorizzazione relativo al servizio svolto. È infatti compito dell'ufficio di Piano l'esercizio di tutte le funzioni relative all'autorizzazione, all'accreditamento e alla vigilanza e controllo sui titoli abilitativi e sui servizi erogati e, per tali funzioni, si avvale anche dell'attività degli uffici tecnici degli altri Comuni dell'Ambito.

La struttura, di proprietà della fondazione «Attilio Emmanuele», completamente ristrutturata nel 2017 con 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Campania, era stata concessa all'amministrazione comunale in comodato d'uso gratuito per 99 anni. Il centro, che venne istituito nel 1977 per sopperire alla necessità di trovare una sistemazione dignitosa a cinque anziani bisognosi di cura e di assistenza, ha poi ampliato il servizio negli anni fino a diventare un fiore all'occhiello per la comunità fortorina.

Si tratta di un edificio costituito da camere doppie e singole, tutte dotate di bagno con doccia oltre ai servizi, che dispone di una piccola cappella, di un refettorio e di spazi ricreativi comuni, di un campo di bocce all'aperto e di un ampio giardino con panchine.

«Nel prossimo Consiglio comunale spiega il sindaco Giuseppe Addabbo porteremo la stima della struttura, con una disponibilità di 38 posti letto, nell'ottica di fare un nuovo bando per il suo affidamento ed esternalizzare il servizio. Abbiamo chiuso il "Carpa" perché il Comune non riusciva a gestire i costi, diventati troppo elevati negli ultimi anni, riallocando i 30 ospiti in altre strutture limitrofe e mettendo in cassa integrazione i 12 operatori sanitari e le altre 8 unità di personale in servizio in attesa di assumere decisioni definitive. In questa fase, pensiamo di poter riaprire proprio attraverso l'esternalizzazione dei servizi ma c'è la volontà di salvaguardare la posizione dei dipendenti. Sarebbe un vero peccato dover rinunciare a questo tipo di servizio di vitale importanza per la popolazione del Fortore, che ha un numero elevatissimo di anziani. Il 5 marzo riaprirà i battenti anche la Rsa dell'Asl, residenza per anziani che ha una valenza sanitaria extra-ospedaliera ed è destinata ad accogliere ultrasessantacinquenni non autosufficienti e non assistibili a domicilio, rimasta chiusa per ristrutturazione».

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Nel 2022, la Rsa dell'Asl era stata oggetto di una visita dei carabinieri del Nas di Salerno, che aveva rinvenuto cibo scaduto nelle dispense, mentre il sindaco aveva lamentato la carenza delle necessarie figure professionali, quali psicologi, assistenti sociali e di terapisti reclutati a ore. Invece, la casa albergo era gestita dalla cooperativa sociale «Integra» che, non avendo altri servizi appaltati nei quali dislocare il personale, aveva dovuto attivare una procedura di licenziamento collettivo. A nulla erano valse le proteste delle organizzazioni sindacali insorte a difesa dei lavoratori per riuscire a far rientrare l'allarme ma, a questo punto, sembrerebbe proprio che a distanza di pochi mesi dalla chiusura, qualcosa sia cambiato e che ci siano buone prospettive per recuperare le attività perse per effetto di una serie di difficoltà insorte già nel periodo della pandemia.

Riaprire la Rsa e riuscire a invertire la rotta, riattivando la casa albergo, in un solo colpo, sarebbe di vitale importanza sia per ripristinare posti di lavoro, assicurando stabilità alle famiglie dei lavoratori, che per recuperare servizi indispensabili in un'area che, da decenni, lamenta una grave carenza di servizi, soprattutto in ambito sanitario.

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