Arco di Traiano a Benevento, aggiudicata l'opera: ora nuova cornice

Insieme alla riqualificazione dell'Hortus Conclusus, il nuovo look dell'area circostante l'Arco di Traiano è in cima alle priorità dell'amministrazione comunal

L'Arco di Traiano
L'Arco di Traiano
di Paolo Bocchino
Lunedì 12 Dicembre 2022, 12:00
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È l'intervento più atteso, quello sul quale proprio non si potrà sbagliare. Insieme alla riqualificazione dell'Hortus Conclusus, il nuovo look dell'area circostante l'Arco di Traiano è in cima alle priorità dell'amministrazione comunale. Un'opera che si accinge a entrare nel vivo con una paradossale minaccia: la storia.

Definito nelle scorse ore l'ultimo step del lunghissimo iter del progetto Pics Arco di Traiano. Emozionare è valorizzare, finanziato con 1,8 milioni. Firmata la determina di presa d'atto dell'aggiudicazione dei lavori al raggruppamento De Masi - Papa service, partnership napoletano-caudina che ha battuto tutti con un ribasso del 19% sull'importo a base di gara fissato a 1.367.000 euro.

Decorsi i 35 giorni di prassi dalla aggiudicazione provvisoria del 21 ottobre, la partita si è definitivamente chiusa per 1,1 milioni. Nei prossimi giorni la firma del contratto e via finalmente al cantiere che prevede un restyling su più versanti del monumento. 

Due in particolare gli interventi più significativi: la realizzazione di un lapidarium espositivo e la sostituzione della pavimentazione nell'area compresa tra via Traiano e l'Arco eponimo. Atteso con particolare curiosità il primo. Nei mesi scorsi si è favoleggiato sulla costruzione che ospiterà antichi reperti mai mostrati alla collettività. Ha impazzato sui social per qualche giorno una ricostruzione grafica, rivelatasi poi una bozza iniziale del progetto redatto dalla irpina Constructura, che raffigurava il futuro manufatto alla stregua di una cabina sinistramente simile a quella di un veicolo per il trasporto collettivo. In realtà, anche grazie agli aggiustamenti in corsa pretesi dalla Soprintendenza, la teca avrà dimensioni contenute (altezza massima 2,3 metri) e sarà realizzata in materiale ecocompatibile e a basso impatto visivo all'interno dell'area verde sul lato destro (prospettiva da via Traiano). Vi troveranno posto lapidi, incisioni, segmenti di manufatti rinvenuti in loco e fin qui costretti nei depositi di viale degli Atlantici. Stando al progetto, saranno visitabili dall'esterno anche nelle ore serali grazie a un sistema di luci attivabile al passaggio e ad un interfaccia digitale che consentirà di visualizzare sui propri smartphone le schede dei pezzi di storia esposti.

La seconda grande gamba dell'intervento prevede la rimozione dell'attuale selciato misto in pietra lavica, pietra bianca e ciottoli, con una pavimentazione uniforme in basoli vesuviani solcati longitudinalmente da elementi lapidei di cava. I basoli saranno prelevati da via dei Mulini e risagomati per fare da tappeto ai piedi del monumentale colosso marmoreo. Completerà il restyling la creazione di una mini cavea a gradoni per favorire l'osservazione dei turisti, prevista nell'area laterale opposta al lapidarium. 

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Lo staff guidato dal dirigente del settore tecnico Antonio Iadicicco e dal responsabile del procedimento Francesco Mainolfi ha già stabilito il cronoprogramma. Si inizierà dal basamento del lapidarium, poi si passerà alla rimozione per step della pavimentazione. È probabile comunque che lo start venga fatto slittare alla conclusione del periodo festivo. Tutti gli interventi saranno seguiti con particolare assiduità dalla Soprintendenza che ha previsto espressamente nel parere finale la sorveglianza in corso d'opera. 

«Saremo presenti per l'intera esecuzione dei lavori e verranno eseguite indagini preventive - anticipa Simone Foresta, responsabile archeologico della struttura ministeriale - La riqualificazione dell'area dell'Arco di Traiano è per antonomasia un intervento da seguire con la massima attenzione, pur trattandosi di opere interesseranno solo gli strati superficiali di terreno. Ne abbiamo avuto una palese dimostrazione in piazza Piano di Corte: anche lì era programmata la semplice sostituzione della pavimentazione ma, com'era prevedibile, sono emerse importanti testimonianze meritevoli di musealizzazione. Nel caso del lapidarium, peraltro, bisognerà scendere un po' più in profondità per realizzare la base di consolidamento. Tutto comunque - rassicura Foresta - si svolgerà sotto la nostra sorveglianza contemperando la tutela archeologica e l'esecuzione dell'intervento, perennemente in bilico tra antico e moderno, come sempre accadrà a Benevento». 

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