Polveri sottili, è allarme smog a Benevento: sforamenti a quota 19

Sono 19 le giornate oltre i limiti di legge dall'inizio dell'anno

Una centralina Arpac
Una centralina Arpac
di Paolo Bocchino
Lunedì 12 Dicembre 2022, 12:00
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Dopo un mese tornano in città le polveri sottili. Lo certifica l'Agenzia regionale di protezione ambientale che pubblicherà oggi il resoconto sintetico dei superamenti dei valori massimi di Pm10 in tutti i centri della Campania. Il responso è anticipato al Mattino da Giuseppe Onorati, dirigente responsabile del dipartimento monitoraggio della qualità dell'aria di Arpac: «A Benevento nei giorni scorsi si sono verificati due superamenti del livello massimo di Pm10 presso la stazione di rilevamento ubicata al Campo sportivo (Santa Colomba, ndr) e altrettanti in quella collocata in prossimità del centro urbano in via Mustilli. Nessuna violazione dei limiti di legge è stato invece rilevato dalla centralina in zona industriale (Ponte Valentino, ndr). Nel dettaglio, in zona Campo sportivo gli sforamenti del tetto di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d'aria si sono registrati nei giorni venerdì 2 e martedì 6 dicembre. Il 6 dicembre concentrazioni eccessive di inquinanti atmosferici sono state misurate anche dalla postazione di via Mustilli, che ha oltrepassato il tetto massimo dei 50 microgrammi come media giornaliera anche nella giornata di lunedì 5 dicembre. Sono stati monitorati inoltre livelli elevati di polveri Pm2,5 in alcune fasce orarie».

Riscontri che portano così a 19 il numero delle giornate oltre i limiti di legge dall'inizio dell'anno. È molto probabile a questo punto che il tetto annuo dei 35 sforamenti concesso in deroga dalla normativa nazionale non verrà raggiunto, come del resto accaduto già nella scorsa stagione.

Molto peggio, come si ricorderà, era andata nel 2020, quando la centralina di Santa Colomba chiuse l'anno mettendo a referto ben 41 sforamenti.

Si può dunque parlare di netto miglioramento della qualità dell'aria a Benevento? Prima di abbandonarsi a facili entusiasmi è il caso di ascoltare la disamina tecnica di Onorati che si occupa anche del Centro meteo di Arpac: «I numeri sono sicuramente migliori di quelli registrati due anni fa, ma occorre considerare che allora si verificarono condizioni meteo-climatiche alquanto eccezionali. I mesi di gennaio e febbraio del 2020 furono infatti caratterizzati dal perdurante ristagno atmosferico causato dalla alta pressione che stazionò a lungo sulle regioni del Sud Italia. Ciò favorì una raffica di sforamenti concentrata nei primissimi giorni dell'anno che incise sull'elevato numero finale. Di converso, quest'anno le condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni frequenti e maggiore mobilità dell'aria hanno contrastato la formazione delle polveri sottili». 

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E al termine dell'anno il confronto con il 2021 potrebbe far segnare un peggioramento netto, mancando ancora venti giorni alla conclusione. L'uno-due di veleni misurato nei giorni scorsi ha portato come detto a 19 il computo dei giorni oltre i limiti di legge dall'inizio dell'anno. Ovvero esattamente quanti se ne contavano un anno fa nella stessa giornata, il 6 dicembre, presso la postazione di Santa Colomba. In perfetta parità anche il bilancio della centralina di via Mustilli: i 12 attuali sono gli stessi verificatisi un anno fa. In leggero calo Ponte Valentino che è ferma a quota 8 contro i 10 superamenti del 2021.

Oltre a incrociare le dita nell'auspicio che le condizioni meteo continuino a mettere i bastoni tra le ruote allo smog, appare opportuno accelerare quella che fin qui è stata l'unica azione istituzionale varata per contrastare il fenomeno, ovvero la campagna di controlli di efficienza degli impianti termici affidata dal Comune alla municipalizzata Asia. 

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