Asl, ascoltato medico nel processo bis:
«I controlli in ospedale non pilotati»

Asl, ascoltato medico nel processo bis: «I controlli in ospedale non pilotati»
di Enrico Marra
Mercoledì 4 Maggio 2022, 08:12 - Ultimo agg. 10:03
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I controlli dell'Asl sull'ospedale «Fatebenefratelli» non erano pilotati in particolare per favorire una nuova gestione del bar all'interno della struttura sanitaria. È quanto che ha sostenuto, nell'udienza di ieri davanti alla Corte di Appello di Napoli il medico dell'Azienda sanitaria di Benevento Giuseppe Santamaria, che all'epoca dei fatti era preposto a questi controlli che riguardavano tutte le strutture convenzionate con il servizio sanitario. Il processo bis dopo le assoluzioni in primo grado decise perché il fatto non sussiste, vede di nuovo sul banco degli imputati per le irregolarità ravvisate all'Asl Bn1, Felice Pisapia, ex direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria, Arnaldo Falato, ex dirigente budgeting dell'Asl, l'ex parlamentare Nunzia De Girolamo, Luigi Barone e Giacomo Papa, all'epoca dei fatti collaboratori dell'ex ministra, e l'ex direttore generale dell'Asl Michele Rossi. Contro queste assoluzioni in primo grado c'è stato il ricorso della Procura di Benevento a firma del sostituto procuratore Assunta Tillo.

Nell'udienza di ieri Santamaria, sempre sul tema dei controlli al «Fatebenefratelli», nella sua lunga deposizione, ha aggiunto che il criterio con cui erano effettuati avveniva in base a un programma del software in dotazione all'Asl. Dopo queste affermazioni la Corte ha rinunziato ad ascoltare un secondo teste, Giancarlo Gubitosa, anche lui all'epoca dipendente dell'Asl preposto ai controlli. Ma i magistrati sempre sul tema dei controlli hanno deciso di ascoltare nella prossima udienza anche la direttrice sanitaria del «Fatebenefratelli» Adriana Sorrentino, ora congedatasi per limiti di età, che ha apposto la sua firma su alcuni atti. Ieri è stato ascoltato anche il luogotenente della Guardia di Finanza Domenico Ascierto che ha riferito sui periodi in cui sono avvenuti i controlli e le modalità nel corso delle indagini.

L'attenzione dei magistrati della Corte di Appello nell'udienza di ieri, dunque, è stata puntata sulla vicenda della gestione del bar dell'ospedale «Fatebenefratelli» con l'accusa che ha ipotizzato una tentata concussione relativa al passaggio della conduzione dalla ditta «Mario Liguori srl» a Giorgia Liguori, cugina della De Girolamo. Un'altra contestazione su cui si basa il ricorso della Procura beneventana è riferita a Rossi, De Girolamo, Barone, Papa, Falato e Pisapia e riguarda la concussione di cui sarebbe rimasto vittima Giovanni De Masi, dirigente dell'Asl, invitato nel 2011 a sospendere alcune gare già bandite e quindi a lasciare l'incarico. Stabilito anche un calendario delle prossime udienze: il 17 maggio ci sarà l'interrogatorio della nuova teste Adriana Sorrentino. Nel programma doveva esserci anche la requisitoria del procuratore generale, ma ieri ha preannunziato che slitterà al 24 maggio insieme agli interventi delle parti civili. Restano al momento immutate le date delle altre udienze del 7 e 14 giugno per le arringhe dei difensori degli imputati, ovvero Domenico Di Terlizzi, Giandomenico Caiazza, Mario Verrusio, Vincenzo Sguera, Mario Coccoli, Salvatore Verrillo, Roberto Prozzo, Vincenzo Regardi e Claudio Botti. In conclusione ci sarà la sentenza.
 

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