Asl, tagli al distretto Alto Sannio-Fortore: riecco l'ambito unico

Via libera all'abolizione delle cinque sedi a distanza di tre anni dalla loro attivazione

Asl, tagli al distretto Alto Sannio-Fortore: riecco l'ambito unico
Asl, tagli al distretto Alto Sannio-Fortore: riecco l'ambito unico
di Luella De Ciampis
Mercoledì 15 Novembre 2023, 09:32 - Ultimo agg. 09:45
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L'Asl procederà all'abolizione dei 5 ambiti di Medicina generale esistenti nel distretto sociosanitario Alto Sannio-Fortore. Si tratta di ambiti istituiti nel 2020 per far scattare la zona carente, propedeutica alla nomina di un medico di base in uno dei 22 comuni che fanno parte dell'Ambito, visto che la carenza si attiva solo oltre i 7.000 abitanti. Poiché nessuno dei comuni del distretto da solo arriva a questa soglia, in più occasioni era accaduto che alcuni comuni di quell'area rimanessero senza medico di famiglia e dovessero ricorrere a professionisti con lo studio medico in altri centri. L'attuale decisione di riconvertire i cinque ambiti in uno solo, secondo il documento ufficiale aziendale, è stata adottata dopo aver informato i sindaci del distretto sociosanitario Alto Sannio-Fortore, con il parere favorevole di tutti i membri dell'ufficio di coordinamento delle attività distrettuali e del Comitato aziendale di Medicina generale.

La precedente scissione, dunque, aveva consentito di creare 5 ambiti, formati da comuni molto vicini tra loro e di godere della necessaria autonomia per la scelta dei medici di base, risolvendo una criticità che si trascinava da 16 anni e che aveva creato non poche difficoltà alle comunità del distretto.

Di anno in anno, molti medici di famiglia erano andati in pensione in alcuni comuni del territorio, lasciando i pazienti senza assistenza. Per esempio, gli assistiti dei professionisti in quiescenza a Morcone avevano dovuto affidarsi alle cure di medici di Fragneto Monforte e Pontelandolfo.

Criticità condivise nello stesso periodo da altre realtà tra cui Circello, Colle Sannita e Molinara. A questo punto, era emersa la volontà di tutti i sindaci di trovare una soluzione diversa dall'Ambito unico ma la svolta era arrivata grazie all'impegno certosino del direttore del distretto dell'epoca, Mino Ventucci, che, immediatamente dopo il suo insediamento, aveva sensibilizzato il direttore generale Gennaro Volpe sulla vicenda. Da quel momento era cominciata a scattare la carenza, che ha poi consentito di avere un medico di base di prossimità. Per Ventucci, infatti, era di fondamentale importanza evitare che la popolazione del distretto Alto Sannio-Fortore, che ha l'indice di anzianità più alto non solo del Sannio ma di tutta la regione, avesse disagi in campo sanitario, per cui era impensabile che si potesse sanare la carenza di un medico di San Bartolomeo in Galdo con uno che aveva lo studio a Morcone, percorrendo più di un'ora in auto. A distanza di tre anni dalla creazione dei cinque ambiti, si procede al loro smantellamento e al ripristino dell'Ambito unico, partendo dal presupposto che i cittadini possono operare la scelta del medico anche in comuni diversi da quello di residenza. Soluzione, questa, che però si era già dimostrata fallimentare in passato, perché per gli abitanti di un paese, avere il medico di fiducia in un altro comune rappresenta un disagio.

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Inoltre, secondo l'azienda sanitaria, l'adeguatezza dell'offerta sanitaria è garantita dalle Aft (aggregazioni funzionali territoriali) 1 e 2, di Morcone e San Bartolomeo in Galdo, che garantiscono i livelli essenziali di assistenza e la presa in carico del paziente ma anche dalle strutture esistenti nel distretto. Si tratta di due sedi amministrative, dislocate a San Bartolomeo e Morcone; quattro poliambulatori con sede a Morcone, San Bartolomeo in Galdo, Colle Sannita e San Marco dei Cavoti; due punti vaccinali pediatrici a Montefalcone di Val Fortore e San Giorgio La Molara; nove presidi di continuità assistenziale (ex guardia medica) a Baselice, Castelvetere, Montefalcone, Castelfranco in Miscano, San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti, Fragneto Monforte, Santa Croce del Sannio e Circello, oltre alla presenza di 25 medici di base, 4 pediatri di libera scelta e di un ospedale di Comunità.
 

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