Un evento storico. Eccezionale. Comunque da indagare. E già stamattina, la polizia municipale avvierà le verifiche per risalire alle cause di una presenza di tetracloroetilene assolutamente anomala nel pozzo di Campo Mazzoni. «Negli ultimi 25 anni spiega Giuseppe Mazza, titolare di Artea, società di servizi alle aziende nel campo della qualità, sicurezza e ambiente con sede a Ponte non è stata mai superata la soglia di 10 microgrammi. Apprendere che il 9 marzo il valore si attestava a 47,6 e che un altro prelievo segnava 28, significa che siamo al cospetto di qualcosa di clamoroso. Valori elevatissimi che non si giustificano in alcun modo. Benevento non è Solofra, laddove, sino a qualche anno fa, ci si attestava sui 90, anche 100 microgrammi. Ma fa notare Mazza - lì sgrassavano le pelli, le lavavano a secco, bastava qualche conciaio poco serio e l'inquinamento delle falde schizzava a livelli inimmaginabili. Sia pur in misura molto inferiore, ritengo che anche a Campo Mazzoni siamo in presenza di qualche attività illecita». Sospetto confortato dall'esito di indagini condotte prima e dopo il prelievo «incriminato» del 9 marzo, «senza che oltrepassassero i 3-4 microgrammi».
Le analisi effettuate l'8 febbraio dall'Asl sull'acqua dello stesso pozzo davano un valore nella norma con una presenza di tetracloroetilene in misura di 0.3 microgrammi a litro; l'Arpac, poi, nel campionamento del 22 marzo, ha rilevato un valore pari a 7,6, mentre il dato ufficiale del prelievo di martedì da parte di Artea si conoscerà oggi, ma ci si dovrebbe attestare al di sotto di 5 come ha anticipato Mazza ai partecipanti al tavolo tecnico convocato dal Comune. Al vertice per il Comune erano presenti l'assessore Gerardo Giorgione (il sindaco Mastella era assente per potersi vaccinare), i dirigenti Gennaro Santamaria e Antonio Iadicicco, i funzionari Annamaria Villanacci, Elena Cavuoto e Angelo Tuzio e il comandante della polizia municipale, Fioravante Bosco; per la Gesesa il presidente Domenico Russo, l'ad Vittorio Cuciniello e l'ingegnere Salvatore Guadagnuolo; per l'Arpac il direttore del dipartimento di Benevento Elina Barricella; per l'Asl Maria Giovanna Fuggi e Fernando Maio; per la Regione, Gianpaolo Parente; per l'Eic il digì Vincenzo Belgiorno e Antonio Iannaccone.
Fra le decisioni assunte, la richiesta alla Regione perché aumenti di 50 litri al secondo la portata dall'acquedotto Torano-Biferno.