«Dehors fuorilegge», a Benevento
in 15 rinviati a giudizio

«Dehors fuorilegge», a Benevento in 15 rinviati a giudizio
di Enrico Marra
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 09:33 - Ultimo agg. 10:54
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La vicenda della collocazione dei dehors nel centro di Benevento porta al rinvio a giudizio di 15 commercianti. A chiederli il sostituto procuratore Assunta Tillo: il procedimento si svolgerà davanti al magistrato Sergio Pezza a cominciare da un'udienza fissata per il 10 maggio. Tillo già a ennaio aveva sancito per questa vicenda caratterizzata da più verdetti giudiziari la conclusione delle indagini. Nell'elenco dei rinviati a giudizio figurano titolari e legali rappresentanti delle seguenti attività: Gianmarco Polizia junior di «Paisà»; Vincenzo Pozzuto della «Pizzeria romana»; Pasquale Iodice di «Glam Lounge Bar»; Giuseppe Muscetti di «Caffè Chiostro»; Giulia Giantomasi di «Caffè Le Trou»; Mattia Borzillo di «82Cento»; Francesco Pagliuca del «Bar Aloha»; Tommaso Alvino del «Bar Penelope Caffè»; Salvatore Guadagno del «Bar Babbi Cantina Caffè»; Giovanni Iannace di «Bakery Caffè»; Gerardo De Falco del «Bar La Buca»; Pasquale Nardone del «Caffè del Corso»; Laura Izzo del «Bar Haiti»; Bruno D'Aniello del «Bar Massimo»; Marilisa Pinto di «Antica pizzeria Palazzo».

A loro viene contestato, a vario titolo, di aver occupato con dehors suolo pubblico antistante il locale in zona soggetta a vincolo di tutela, non osservando le prescrizioni della Soprintendenza di Benevento e Caserta che li aveva invitati a rimodulare la proposta di installazione in conformità alle indicazioni fornite. Inoltre, i quindici «non ottemperavano a una diffida fatta dal Comune a non proseguire nella somministrazione di bevande presso i dehors».

La vicenda si trascina dal 2018 e ha preso il via dalla presentazione di un esposto alla Soprintendenza, con indagini affidate ai carabinieri del Nucleo patrimonio culturale di Napoli.

Ha visto, tra l'altro, l'emissione di due provvedimenti di sequestro di dehors disposti dalla Procura, poi annullati dal Riesame di Benevento. L'ultimo di questi sequestri, per otto dehors, risale al maggio del 2020 ed era stato disposto dal Gip Vincenzo Landolfi, sempre su richiesta della Procura. Il magistrato aveva basato il suo provvedimento, tra l'altro, sul fatto che i dehors sono posti su suolo pubblico che costituisce bene culturale secondo un decreto legislativo del 2004. Ma anche il secondo sequestro, nel giugno del 2020, era stato annullato dal Riesame, il cui collegio di magistrati era composto da Simonetta Rotili, Francesca Telaro e Mariagrazia Monaco.

Contro il verdetto del tribunale del Riesame, nel mese di settembre, era stato presentato ricorso in Cassazione da parte della Procura di Benevento. La Cassazione, a ottobre, aveva respinto questo ricorso ritenendolo inammissibile, ma aveva stabilito il principio che il rilascio dell'autorizzazione per installare un dehors nel centro storico va sempre corredato del parere della Soprintendenza. Poi, dopo una serie di incontri tra Comune e Soprintendenza, è stato varato un nuovo regolamento dal Consiglio comunale e così alcuni dei titolari di questi esercizi commerciali hanno anche approntato nuovi progetti che prevedono la realizzazione di dehors conformi alle indicazioni ma c'è stata poi una lunga tregua, ieri il rinvio a giudizio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Marcello D'Auria, Vincenzo Sguera, Alberto Mignone, Andrea Ricciardi, Fabio Palummo Gianmarco Bosco, Mario Verrusio, Antonio Leone, Mario Palmieri, Mariarosaria Zamparelli, Gennaro Iannotti, Raffaele Tibaldi, Nazzareno Lanni, Sergio Rando, Fabio Pannone e Rocco Leonardo Contardo.

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