Shopping a Benevento, folla record
sul Corso ma incassi in picchiata

Shopping a Benevento, folla record sul Corso ma incassi in picchiata
di Paolo Bocchino
Lunedì 21 Dicembre 2020, 08:51 - Ultimo agg. 18:16
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La folla è quella dei bei tempi, gli incassi molto meno. Differiscono le percentuali ma non il segno negativo che accomuna le valutazioni degli esercenti beneventani. L'ultimo weekend prenatalizio non è neanche lontanamente paragonabile ai precedenti storici, malgrado la marea di persone che anche ieri ha varcato corso Garibaldi. «In 35 anni di lavoro è di gran lunga il peggior dato mai fatto» sintetizza Gianluca Alviggi. Una testimonianza personale da titolare di un'attività che si tramandata da generazioni. Ma anche la voce dei tanti colleghi rappresentati nella veste di presidente provinciale di Confesercenti: «I riscontri purtroppo sono comuni a tutti - chiosa Alviggi - Le persone sono disorientate dalla contraddittorietà delle disposizioni restrittive e dal clima degno di uno stato di polizia. Il risultato è inevitabile: nemmeno nel 1980, anno del terremoto, e durante la chiusura del Corso per la pavimentazione, si sono raggiunti livelli così bassi. È un flop epocale».

Stesso stato d'animo nelle parole di Giovanni Pesiri, gestore di un monomarca di abbigliamento in franchising tra i più prestigiosi.

Eppure: «Non si può parlare di calo perché si tratta più propriamente di azzeramento, o quasi. La pandemia è il fattore scatenante di questa crisi ma non l'unico. Sono in città da qualche anno e devo dire che si sta facendo di tutto per dissuadere chi, come me, era venuto per tentare un percorso commerciale dignitoso. Credo proprio che nell'arco di qualche mese dovrò rivedere la mia scelta». 

Qualche luce in più nel racconto di Angelo Formato, beneventano da decenni sul campo: «Ieri (sabato, ndr) si è lavorato abbastanza bene, oggi (ieri, ndr) molto meno - spiega il titolare di Officine fuori corso - È inutile fare raffronti con lo scorso anno perché sarebbero improponibili. Un anno fa in queste stesse giornate avevamo il negozio pieno di clienti. E non potremo nemmeno contare sul 24 dicembre che solitamente aggiusta i conti grazie al regalo dell'ultimo minuto. Come onoreremo le scadenze con i fornitori che ci cadranno tutte addosso da gennaio?». Interrogativi che non investono solo il settore dell'abbigliamento ma anche segmenti merceologici inossidabili come i dolciari da ricorrenza: «Il calo è incalcolabile - racconta Fortuna Raffio, nocchiera del coloniali di prodotti tipici Dolci e Capricci in piazza Roma - Negli anni scorsi queste giornate avrebbero fatto quadrare i bilanci grazie al flusso di visitatori dalla provincia e da altre realtà. Visite che si sono pressoché azzerate, di turismo neanche a parlarne. Devo dare atto però ai beneventani di aver manifestato una concreta solidarietà preferendo il concittadino per i pochi acquisti effettuati. Non mi convince invece il cashback perché alimenta una bolla momentanea e provoca perdita di margine a causa delle commissioni». La via d'uscita, malinconica, è nella rete: «Già da qualche anno sto sperimentando con successo la vendita on line - aggiunge Raffio - Credo che se il trend proseguirà, tra qualche tempo chiuderò il negozio fisico. È triste dirlo, ma inevitabile». 

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Entusiasmo ai minimi storici anche nel comparto della ristorazione a causa delle restrizioni regionali che ieri hanno impedito l'attività nonostante fossero state autorizzate dal governo: «Abbiamo venduto anche le bevande da asporto - rivela un barista del centro - perché nella scelta tra ottemperare a disposizioni improvvisate e sopravvivere non potevamo avere dubbi. Ho dovuto ritirare in tutta fretta il tabellone promozionale per invitare i clienti a raggiungerci nei giorni prenatalizi. Ma se ci si vieta di vendere anche il caffé, la disobbedienza è inevitabile». Un quadro generalizzato ieri che è destinato a terminare presto: «Siamo stati flessibili perché si trattava del primo giorno di applicazione dell'ordinanza di De Luca» argomenta il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco. Che però mette in guardia: «Da domani (oggi, ndr) sarà tollerenza zero e verificheremo che dopo le 11 non vengano cedute bevande di alcun tipo, caffé compreso». Temi che saranno affrontati questo pomeriggio anche nel corso della riunione di Comitato per l'ordine pubblico indetta dal prefetto Francesco Antonio Cappetta che si svolgerà in videoconferenza. Sul fronte politico, il coordinamento cittadino della Lega contesta frontalmente «la caotica colorazione della Regione» e rivendica un risultato concreto a favore degli esercenti: «La battaglia per l'anno bianco fiscale è stata vinta grazie all'approvazione di un nostro emendamento».
 

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