Gas, svolta servizi nel Sannio:
gestore unico per 76 Comuni

Gas, svolta servizi nel Sannio: gestore unico per 76 Comuni
di Paolo Bocchino
Sabato 16 Aprile 2022, 08:58
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Oltre 60mila utenze coinvolte in 76 comuni, per una gara da 100 milioni. E altri 100 milioni stimati per investimenti complementari. Sono i numeri a dare la misura del più grande appalto che si profila all'orizzonte del Sannio. In ballo c'è la fornitura di gas per i prossimi 12 anni di tutti i clienti pubblici e privati della provincia che ricade quasi interamente nel perimetro dell'Ambito territoriale minimo (Atem) per la metanizzazione. Una partita di evidente importanza rimasta sotto traccia a lungo a causa della complessa architettura tecnico-procedurale avviata addirittura ventidue anni fa con il decreto 164/2000 (decreto Letta) e transitata attraverso innumerevoli snodi normativi che hanno riscritto l'impianto prevedendo lo svolgimento della gara per bacini territoriali. Assetto oggi cristallizzato nell'Atem che comprende tutti i comuni sanniti ad eccezione di Limatola, Buonalbergo e Pannarano, ma con l'aggiunta dell'irpina Rotondi, per un totale di 60.938 utenze delle quali ben 20.525 nel solo capoluogo. Un portafoglio clienti tale da indurre gli operatori di settore prossimi concorrenti a mettere sul piatto investimenti per decine di milioni che andranno a ristorare gli attuali gestori e i Comuni proprietari delle reti. Gli enti locali potranno monetizzare il controvalore o concedere in locazione l'infrastruttura se realizzata con finanziamenti pubblici. Ma soprattutto potranno chiedere al futuro gestore, previo inserimento nel bando di gara, l'estensione della parte di rete oggi mancante. Si consentirà così a intere aree perlopiù periferiche o rurali di affrancarsi dalla pericolosa schiavitù delle bombole, entrando nell'unica rete del bacino.


Una autentica rivoluzione, per una volta il termine non sembra troppo enfatico, illustrata ieri mattina ai sindaci sanniti giunti a Palazzo Paolo V su convocazione del Comune capoluogo, capofila e stazione appaltante dell'Atem: «Si tratta di metanizzare interi territori oggi sprovvisti - ha rimarcato il sindaco di Benevento Clemente Mastella - In provincia sono tante le aree scoperte, nel capoluogo attualmente non fruiscono del servizio 15mila persone. Si prevedono investimenti complessivi per 200 milioni di euro, con ricadute importanti per l'economia locale. In lizza ci saranno operatori di primaria importanza come Eni e multinazionali, occorre accelerare al massimo l'iter burocratico. Ciò che il Comune di Benevento sta già facendo - ha concluso Mastella - essendo capofila di uno degli Atem più operativi di tutta la Campania».
Il prossimo step in vista della pubblicazione del bando di gara sarà la individuazione da parte dei 76 Comuni degli interventi puntuali per la estensione della rete metanifera che il futuro gestore si accollerà aggiudicandosi il maxi appalto.

Le istanze saranno inoltrate alla stazione appaltante nell'arco delle prossime settimane. In più le amministrazioni locali potranno indicare interventi ulteriori finalizzati all'efficientamento energetico di strutture pubbliche, che il gestore si impegnerà a garantire come offerta migliorativa.

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«Un'opportunità che passa poche volte nella storia di un territorio. Potremmo definirlo un Pnrr del gas», commenta Achille Cremaschi, referente dell'advisor di Palazzo Mosti che ha curato l'articolata fase di mappatura delle utenze municipali e che fornirà ad Arera le indicazioni sui ristori da computare in tariffa. In rappresentanza della società di consulenza veronese sono intervenuti anche Elton Dogani e Giovanni D'Ercole. Ha le idee chiare sulla proposta da avanzare l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Benevento, Mario Pasquariello: «L'amministrazione Mastella chiederà che vengano finalmente allacciate al metano tutte le contrade, colmando così un gap storico e che difficilmente potrebbe essere affrontato diversamente. Proporremo inoltre interventi integrativi di efficientamento energetico che andremo a individuare nei prossimi giorni». I sindaci presenti, abbastanza numerosi, sono stati sensibilizzati ad abbreviare i tempi di formulazione delle rispettive proposte, così da poter rispettare il cronoprogramma che allo stato prevede la pubblicazione del bando a cavallo tra la fine dell'anno e l'inizio del 2023, e l'avvio della fase di cantiere nel 2024. Prevista anche la possibilità di integrare gli interventi con la realizzazione di comunità energetiche, opzione illustrata dalla ricercatrice dell'Università del Sannio Francesca Ceglia.
 

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