Il Comune chiede l'Imu per le case mai abitate: scontro con i proprietari

Via Pisacane, cartelle esattoriali per il 2018 per il complesso ostaggio di un fallimento

Il Comune chiede l'Imu per le case mai abitate: scontro con i proprietari
di Antonio Martone
Lunedì 6 Novembre 2023, 09:20 - Ultimo agg. 09:37
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Ancora alla ribalta la questione delle case di via Carlo Pisacane acquistate da alcuni cittadini, ma mai ultimate né consegnate per il fallimento dell'impresa costruttrice. La questione risale a circa sette anni fa e tuttora resta irrisolta tra drammi, problemi e questioni legali. Alcuni mesi fa, chiamato in causa dall'appello lanciato da alcuni proprietari, si interessò della questione anche il sindaco Clemente Mastella che purtroppo nonostante una serie di verifiche e approfondimenti non riuscì a intervenire su una vicenda contrassegnata da una complessa vertenza legale
Ora per diversi proprietari che da anni stanno pagando anche le rate del mutuo contratto per una casa in cui non hanno mai messo piede al danno si è aggiunta anche la beffa: hanno infatti ricevuto un'ingiunzione di pagamento dal Comune relativa all'Imu per l'anno 2018.

«Dopo una lunga battaglia - denuncia Gianluca - per riavere la nostre casa in via Pisacane, in questi giorni è arrivata l'ennesima batosta, stavolta da parte del Comune che ci ha richiesto di pagare l'Imu, circa 1.500 euro per il solo anno 2018, Ciò senza calcolare che, come noto, che non abbiamo mai messo piede in queste case che sono senza allacci per le varie utenze e prive di agibilità e autorizzazioni. In tutto questo ci chiediamo: dobbiamo aspettarci di ricevere anche le cartelle dal 2019 al 2023 con relativa mora? Facendo rapidamente i calcoli, si arriva intorno ai 7.000 euro.

Mi chiedo come fa il Comune a chiedere soldi per un'abitazione ancora in cantiere oltretutto in mano alla curatela fallimentare? E nessuno ci da risposte in merito».

Una situazione paradossale che genera rabbia e amarezza. «C'è bisogno - rileva Antonio, altra vittima della vicenda - di dare una scossa e di avere una risposta sia da parte del Comune che, soprattutto, da parte della curatela fallimentare che deve risolvere la situazione. Il Comune a mio avviso dovrebbe già essere a conoscenza del fatto che le case non sono abitate né abitabili, e non ci dovrebbe far pagare nulla. Assurdo».
Al momento, in ogni caso, le cartelle «incriminate» non sarebbero state ancora recapitate a tutti gli sfortunati intestatari degli immobili di via Pisacane, probabilmente a causa di disguidi postali.

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Una vera e propria odissea, sotto tutti i punti di vista, quella che stanno vivendo da anni gli sfortunati acquirenti, circa una ventina. Nel 2016 hanno acquistato con regolare «compromesso» e poi con atto di compravendita notarile uno degli appartamenti del parco in costruzione in via Pisacane, da parte di una ditta napoletana. Successivamente la ditta che aveva il subappalto per la costruzione è fallita, per l'esattezza a febbraio 2017, e pertanto il Tribunale ha posto sotto sequestro tutti gli immobili. Da allora in considerazione dei vari adempimenti e delle lungaggini, è ancora tutto fermo, fatta eccezione per l'Imu.
Si attende l'espletamento delle formalità per la vendita all'asta, sperando che ci sia qualche azienda disposta a rilevare ed a concludere l'opera. Complessivamente erano sei i palazzi, di 4 piani ciascuno oltre alle mansarde, divisi in due lotti per complessivi 48 appartamenti. Il lotto A era già di fatto concluso, mancavano poche rifiniture ed infatti c'erano state ben 15 cessioni. L'altro lotto, invece, fatta eccezione per la struttura in cemento, è ancora praticamente da realizzare ed infatti attualmente è un rudere con erba alta visto che sono trascorsi ben 7 anni.

Sulla questione torna il sindaco Clemente Mastella: «Già all'epoca avendo ricevuto un accurato appello dai proprietari attraverso mi interessai del caso, ma purtroppo senza successo perché c'è una causa legale in corso e lì a nessun titolo possiamo mettere bocca, anche se ovviamente solidale con queste famiglie. In merito alle cartelle Imu farò effettuare degli accurati accertamenti presso gli uffici competenti e provvederemo a fare piena chiarezza».

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