Benevento, movida fuorilegge e risse
scattano i Daspo e la stretta sui locali

Benevento, movida fuorilegge e risse scattano i Daspo e la stretta sui locali
Martedì 25 Ottobre 2022, 08:50 - Ultimo agg. 12:28
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«Non sono solito soffermarmi sulle parole, di fronte ad azioni contro la sicurezza. Sono abituato ad agire con i fatti e nelle prossime ore vi garantisco che ci saranno». Il questore Edgardo Giobbi, che dal suo insediamento in città si è fatto carico della sicurezza della movida, appare molto determinato dopo la rissa dell'altra notte in pieno centro storico con due feriti, tra cui un marocchino di 31 anni, accusato tra l'altro di essere in possesso di un coltello, picchiato dal fidanzato di una ragazza che aveva appena palpeggiato sul corso Garibaldi. Di sicuro saranno emessi dei provvedimenti. Appare scontato che nei prossimi giorni, il tempo di esaminare le relazioni dei carabinieri che hanno indagato sulla rissa, scatteranno i Daspo urbani, in particolare per chi ha partecipato alla violenta lite.

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La movida, dunque, è tornata ala ribalta della cronaca. E anche il comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica presieduto del prefetto Carlo Torlontano se ne occuperà nella riunione settimanale. Sebbene sull'episodio di via San Pantaleone, un vicolo del centro storico, le indagini, anche sulla scorta delle denunce dei protagonisti e di diverse testimonianze, siano condotte dai carabinieri, gli agenti della Squadra Mobile nella mattinata di domenica hanno dato il loro apporto inviando poi le conclusioni a cui erano pervenuti ai militari dell'Arma. «Finché - aggiunge Giobbi - la movida si svolge in quella zona dobbiamo tutelare i locali che rispettano le norme, i cittadini che vi abitano e coloro che decidono di frequentare quella area per trascorrere ore si svago.

Se si applicano le norme il risultato si può conseguire».


Del resto la rissa culminata con il ferimento del marocchino e di un amico della ragazza palpeggiata, colpito con il coltello dell'immigrato, giunge dopo un periodo di relativa calma. In passato gli atti teppistici e le liti erano una costante della movida. A favorire il contrasto al fenomeno della movida violenta era stata l'adozione di alcuni provvedimenti e sanzioni. Infatti vanno ricordati i diversi locali chiusi perché vendevano alcolici ai minori o perché non erano in regola con il personale dipendente. Inoltre sono scattati dei Daspo urbani per chi appunto si era reso protagonista di episodi di violenza. Ma di fronte a ciò che è accaduto non ci può essere solo la fase repressiva.

Luigi Ambrosone, assessore alle attività produttive, ricorda che «il Comune non ha mai sottovalutato i problemi che scaturiscono dalla movida. Ci siamo fatti carico delle esigenze dei giovani e dei clienti, ma anche dei titolari dei locali e dei residenti. Ora sono in vigore delle ordinanze che prevedono che i locali il venerdì e il sabato possono diffondere musica fino alle due. Se vogliono organizzare degli spettacoli devono seguire un iter particolare previsto dalla legge per ottenere l'autorizzazione. La domenica il limite è fissato per la mezzanotte. L'orario di chiusura dei vari locali, invece, non è limitabile perché in passato c'è stata la liberalizzazione a livello governativo». Ma a migliorare la disciplina della movida potrebbero essere le norme contenute nel piano di sicurezza che deve essere approvato dal Comune. Il comando dei vigili urbani lo ha già redatto e in questi giorni è giunto al vaglio della commissione comunale, di cui è presidente Giovanni Zanone.

«Ritengo che il piano possa essere approvato in questa settimana, in modo da poterlo far esaminare al più presto dal consiglio comunale» promette Zanone. Il piano rappresenta una misura a tutela del decoro di luoghi particolati. In particolare una volta approvato questo piano il questore può adottare provvedimenti che limitano a determinate persone, perché viste come un pericolo per la sicurezza pubblica, di accedere ad alcune zone inserite nel piano, ovvero quelle della movida e quelle adiacenti le scuole come piazza Risorgimento e via santa Colomba, dove vi sono le sedi universitarie, come via delle Puglie, via dei Mulini, le aree adiacenti le strutture sanitarie come gli ospedali «San Pio» e il Fatebenefratelli» e le aree adiacenti i monumenti come il Teatro Romano, la Roca dei Rettori, l'Arco di Traiano.
 

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