Benevento, nasce al Moscati e muore
dopo sole 24 ore: scatta l'inchiesta

Benevento, nasce al Moscati e muore dopo sole 24 ore: scatta l'inchiesta
di Katiuscia Guarino
Giovedì 2 Luglio 2020, 09:20 - Ultimo agg. 12:27
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Neonato muore 24 ore dopo essere venuto alla luce alla città ospedaliera di Avellino. È stata aperta un'inchiesta sul decesso. Sotto sequestro la cartella clinica. Il dramma è avvenuto all'ospedale San Pio di Benevento, dove il piccolo era stato trasferito per una serie di problemi di salute riscontrati dai sanitari. All'alba di domenica, una 42enne di Nola aveva partorito il bimbo al Moscati.

Quasi subito, però, i medici del nosocomio di contrada Amoretta si erano accorti delle gravi condizioni del neonato. Di qui, la necessità di trasportarlo nel Sannio. Il bambino, infatti, pare fosse nato con serie patologie respiratorie. A distanza di qualche ora la situazione si era ulteriormente complicata. Il piccolo aveva avuto una forte ipertensione polmonare per cui aveva bisogno di un trattamento con ossido nitrico. Dispositivo che, in quel momento, non era disponibile all'ospedale Moscati, per questo i medici avevano fatto ricorso a un altro presidio. L'equipe dell'unità di Patologia Neonatale si era subito messa in moto. Aveva contattato i colleghi del San Pio di Benevento per verificare la disponibilità. Che era stata subito fornita.

Poi il trasferimento immediato nell'ospedale del capoluogo sannita. Ma successivamente il quadro è precipitato. Lunedì mattina il cuoricino del bimbo ha cessato di battere, gettando nello sconforto i familiari e soprattutto la mamma, che è ancora ricoverata alla città ospedaliera di Avellino.

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Ora la donna vuole che si faccia chiarezza su quanto accaduto. Troppo forte il dolore, così come la rabbia per la dipartita del piccolo. Quello che doveva essere un lieto evento, nel giro di 24 ore si è trasformato in dramma. È stata presentata dalla famiglia una denuncia che ha fatto aprire un fascicolo d'indagine da parte della Procura della Repubblica di Benevento.

Ieri mattina, è stata sequestrata al Moscati la cartella clinica. Altrettanto è stato fatto al San Pio. Un primo step necessario per investigare sulla vicenda. Potrebbero venire fuori elementi utili per cercare di fare luce su questa tragedia, che ha sconvolto anche lo stesso personale del nosocomio di contrada Amoretta. Medici e infermieri stanno fornendo massima assistenza alla mamma del piccolo. La 42enne aveva dato alla luce il bambino tra la notte di sabato e l'alba di domenica scorsa, con parto naturale. Ora le indagini dovranno chiarire se ci siano stati errori in quella fase o se sia stato solo un destino crudele a portare via davvero troppo in fretta quel neonato. I sanitari della città ospedaliera sono convinti di aver operato senza alcuna defaillance. Spetta, dunque, agli investigatori chiarire ogni aspetto. Finora non sono scattate informazioni di garanzia. Ma non è da escludere che possano esserci provvedimenti già nelle prossime ore, anche per permettere ai diretti interessati di difendersi e nominare eventualmente consulenti di parte. È atteso a breve, infatti, il conferimento dell'incarico al medico legale per eseguire l'autopsia sul corpicino. Bisogna capire, dunque, se il piccolo sia spirato a causa delle patologie riscontrate dai medici o se abbiano influito altri fattori, e di conseguenza se ci siano state eventuali colpe. Resta il dramma per una famiglia che ha visto volare in cielo un bimbo appena nato, che per nove mesi la mamma ha portato in grembo attendendo con ansia e speranza la sua nascita che, da giorno felice, si è trasformato in un giorno da dimenticare per sempre. 

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