Benevento: per il Consorzio Agrario nessuna offerta, atteso il bando bis

Venduta solo la cantina al Gruppo Rillo

Il Consorzio Agrario di Benevento
Il Consorzio Agrario di Benevento
di Paolo Bocchino
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 10:37
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Cantina ok, ma il Consorzio agrario resta invenduto. Eufemisticamente si può parlare di bicchiere mezzo pieno, ovvero quello riempito dal gruppo Rillo, titolare del brand vinicolo La Fortezza, che si è portato a casa la storica struttura di Foglianise per 3,7 milioni. Un gruppo imprenditoriale sannita, valore aggiunto celebrato da tutti con grande favore. Ma le buone notizie finiscono qui. Non ha riscosso interesse, infatti, l'altro ramo d'azienda inserito dal commissario Nicola Maione nell'avviso di vendita pubblicato in agosto, ovvero quello principale riguardante la sede centrale di Benevento e le 13 agenzie zonali di Bonea, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Circello, Dugenta, San Giorgio del Sannio, San Marco dei Cavoti, Sant'Agata de' Goti, Torrecuso, Foglianise, Montesarchio, Morcone, San Bartolomeo in Galdo. Presìdi territoriali di un mondo agricolo che, almeno sulla carta, dovrebbe essere trainante per l'economia sannita.

Ma, al dunque, non si è fatto avanti nessuno che tirasse fuori i 7,1 milioni necessari per rilevare l'intero pacchetto, a partire dall'iconico quartier generale di via XXV Luglio. E non si è trattato di una defaillance ascrivibile alle precarie condizioni economiche provinciali, dal momento che alla scadenza del 29 settembre non si sono registrate offerte nemmeno da realtà ben più ricche dello Stivale. Il commissario Maione procederà con ogni probabilità alla pubblicazione di un bando-bis nelle prossime settimane, d'intesa con il ministero dell'Agricoltura.

C'è da augurarsi che il nuovo tentativo esperito dal fiduciario ministeriale, presidente del Monte dei Paschi di Siena, possa andare a buon fine, così da dare un senso a una storia partita 122 anni fa, gli ultimi 29 dei quali in regime pre-fallimentare.

Come spiegare il disinteresse assoluto dei potenziali investitori? «Ritengo che la causa principale sia da rintracciare nel prezzo sproporzionato rispetto alla effettiva funzionalità di ciò che è sopravvissuto al trentennale commissariamento - analizza il numero uno di Coldiretti Gennaro Masiello -. I 7 milioni posti a base del lotto agenzie sono risultati evidentemente eccessivi per rilevare la struttura nelle attuali condizioni. Per questo, tempo addietro avevamo proposto di stilare un piano industriale che individuasse quali sono gli asset ancora funzionali e quali le articolazioni ormai improduttive che hanno appesantito la cessione. Vendita che noi, peraltro, avremmo evitato quando ve ne erano ancora le possibilità, proponendo il concordato con ritorno in bonis. Formulo a Enzo Rillo i migliori auguri - aggiunge lo stesso Masiello - consapevole che la Cantina rilevata non è una Ferrari da mettere soltanto in moto ma una struttura nella quale, in trent'anni, non è stato messo neanche un bullone».

Il presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Carmine Fusco prova a guardare avanti: «L'esito del bando mi sorprende. Pur venendo da trent'anni di gestione commissariale, mi sarei aspettato qualche offerta. Probabilmente sarebbe stato preferibile procedere per lotti separati, spacchettando le 13 filiali in altrettanti bandi. È ciò che proponiamo al commissario: sono convinto che gli investitori si faranno avanti». La partita potrebbe non essere ancora finita, secondo il leader di Confagricoltura nel Sannio Antonio Casazza: «I 7 milioni del lotto agenzie non rappresentano una cifra insostenibile in senso assoluto, ma in relazione a ciò che si poneva effettivamente in vendita, ovvero un bene ampiamente svalutato. Ci giungono voci accreditate secondo le quali un marchio della grande distribuzione tra i più noti d'Italia avrebbe interesse all'operazione, ma non avrebbe presentato offerte per una errata interpretazione dell'avviso. Potrebbe tornare in corsa».

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Vigile sulla questione anche la Fai Cisl, reduce dall'incontro a Roma con Maione e il dirigente generale per la vigilanza sugli enti cooperativi del ministero Giulio Mario Donato: «Nell'attesa delle decisioni del commissario e del ministero - afferma il leader provinciale della sigla sindacale Alfonso Iannace - faremo quanto possibile a tutela dei lavoratori e del Consorzio. Nulla da obiettare sulla richiesta di acquisto della Cantina da parte del gruppo Rillo, che da tempo con professionalità e serietà svolge attiva imprenditoriale nel Sannio e oltre». 

 

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