Benevento: insegna troppo osè, crociata per il decoro

Rimossa un'insegna con espliciti riferimenti sessuali

L'insegna rimossa
L'insegna rimossa
di Paolo Bocchino
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 10:20
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Tavolini in banale formica, superfici lesionate che lasciano trasparire ampiamente l'anima interna in truciolato, sedie sghembe, posacenere dozzinali. Per non dire dei chili di polvere depositati sugli ombrelloni, dei gettacarte spesso debordanti, e dei servizi igienici da incubo. Nella buffer zone di Santa Sofia va in scena quotidianamente uno scempio con vista Unesco. Ma anche l'area dell'Arco di Traiano non è propriamente irreprensibile e richiederà qualche correzione di rotta, non appena i cantieri del Pics avranno tolto il disturbo. Senza trascurare scorci di estrema suggestione come piazza Papiniano, dove l'obelisco neoegizio è preso d'assalto nei fine settimana dalle sedute per amanti del gelato. C'è da augurarsi che Sanjin Mihelic, il capo del team ispettivo Icomos giunto a Benevento per la candidatura della Via Appia, sia rimasto accecato dalla abbagliante bellezza dei gioielli monumentali cittadini e non abbia fatto caso a quanto ancora non va, a dodici anni dalla concessione del (si spera) primo riconoscimento. Ma test Unesco a parte, c'è da vincere ogni giorno la sfida del decoro urbano e dell'orgoglio di una città che non può deturpare la propria bellezza con comportamenti intollerabili.

Il tema è rimbalzato nel dibattito dell'ultima seduta di Consiglio comunale che ha licenziato all'unanimità la nascita del Distretto commerciale «Le Streghe». Condivisione bipartisan anche nel denunciare i tanti, troppi casi di scarso decoro che balzano all'occhio a pochissimi metri dai siti più prestigiosi del nucleo urbano. Nel mirino delle critiche, in particolare, gli allestimenti esterni dei locali posizionati lungo corso Garibaldi, in piena zona Unesco. A lanciare il sasso nello stagno è stato, dai banchi di opposizione, il portavoce di Alternativa per Benevento Luigi Diego Perifano, parlando di «obbrobri a due passi da Santa Sofia».

Gli ha fatto eco la collega di schieramento Rosetta De Stasio, che ha puntato il dito senza perifrasi contro un bar con vista sulla insigne chiesa longobarda. Rilievi che hanno sfondato una porta aperta presso l'amministrazione comunale. Lo stesso sindaco Clemente Mastella, che ha tuonato più volte in passato contro tali brutture, si è detto d'accordo sulle osservazioni, bacchettando pubblicamente la polizia municipale per la scarsa incisività nei controlli:

«Talvolta - la rampogna in presenza del comandante Fioravante Bosco - sembra facciano finta di non sentire le mie sollecitazioni». Vigili che erano dovuti intervenire poche ore prima in Vico Noce, su input dell'amministrazione, per scongiurare una pessima figura nei confronti del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ospite d'onore della riapertura dell'Hortus Conclusus. Un'attività operante nel campo dello street food, con un brand che strizza l'occhio e qualcosa di più ai doppi sensi osé, è stata costretta a rimuovere le insegne esterne tratteggianti chiaramente la silhouette di un organo genitale maschile, richiamato esplicitamente nella denominazione stessa del locale frequentato perlopiù da giovanissimi. Una forzatura che finora l'aveva fatta franca, malgrado si tratti di un palese affronto al rispetto dovuto al buon gusto che dovrebbe accentuarsi in aree particolarmente sensibili della città.

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E nonostante, come appurato da verifiche d'ufficio, le installazioni non risultassero nemmeno in regola. Occorre un deciso giro di vite, formula troppe volte proclamata senza comportamenti consequenziali. «Ci sarà - assicura Mastella - ho appena interloquito con la Soprintendenza. A giorni è attesa la pubblicazione di un decreto ministeriale che dovrà indicare puntualmente quali sono, città per città, le aree sottoposte a una rigida disciplina in tema di allestimenti esterni. Non appena ne avremo contezza, interverremo con estrema decisione perché certi comportamenti sono assolutamente inaccettabili». Sindaco che ha messo al lavoro anche la competente commissione consiliare: «Ho dato indicazioni al presidente Greco di procedere, d'intesa con l'opposizione, alla definizione di un quadro di regole corretto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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