Benevento, scuole superiori oltre le attese:
la didattica a distanza continua per pochi

Benevento, scuole superiori oltre le attese: la didattica a distanza continua per pochi
di Antonio N. Colangelo
Martedì 27 Aprile 2021, 08:46 - Ultimo agg. 21:45
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Bilancio positivo per il primo giorno di riapertura degli istituti superiori cittadini, archiviato con alta affluenza, senza criticità di rilievo e tra la moderata soddisfazione del mondo scolastico locale. Ieri mattina, dopo quasi due mesi di insegnamento telematico, migliaia di studenti provenienti da città e provincia sono tornati a occupare il proprio posto in aula, confermando così le sensazioni confortanti della vigilia, che davano ragazzi, personale e familiari rasserenati dal quadro virale in lieve miglioramento nel Sannio. Una schiarita netta, soprattutto se confrontata con l'umore generale riscontrato due settimane fa, quando dirigenti, docenti, sindacati e popolazione studentesca apparivano perplessi e in disaccordo con la decisione ministeriale di concedere il semaforo verde alle superiori ad appena un mese e mezzo dal termine della stagione. Nessuna criticità si è registrata sotto il profilo dell'ordine pubblico, con gli scrupolosi controlli disposti dalla prefettura presso i luoghi considerati a rischio assembramento, come terminal bus e piazzali antistanti gli edifici scolastici, in modo particolare piazza Risorgimento, dove insistono diverse scuole. Il flusso di studenti è parso regolare sia in entrata che in uscita, e lo stesso dicasi per i trasporti, come già accaduto in occasione della precedente riapertura.

In ambito percentuale di studenti in presenza, altro aspetto cruciale della ripresa, nei vari istituti di Benevento, che avevano libera possibilità di organizzarsi in base alle rispettive esigenze didattiche, si è riscontrata una media dell'80% di ragazzi per classe e il restante in dad. Di fatto nessuno ha optato per il minimo sindacale, vale a dire il 50%, mentre casi particolari si registrano al liceo classico Giannone, dove alle quinte è stata autorizzata la totalità delle presenze, e allo scientifico Rummo e all'Alberti, in cui il ritorno è stato al 100% in tutte le classi.

Percentuali, comunque sia, non definitive, visto che ogni scuola può decidere di alzare o diminuirle in base all'andamento epidemiologico. Pollice in su anche per le connessioni internet, stavolta ben funzionanti, visto anche il ridotto numero di studenti connessi. Non sono mancate, tuttavia, richieste da parte delle famiglie di proseguire con l'apprendimento virtuale. A un primo, sommario calcolo, in ogni realtà scolastica almeno un 15-20% di studenti è rimasto in dad, una media comunque inferiore rispetto ai mesi scorsi, quando i dirigenti si ritrovarono a fronteggiare centinaia di simili richieste. Sullo sfondo, inoltre, si staglia sempre minacciosa la paura del contagio, diffusa specialmente tra i maturandi, spaventati dall'eventualità che il virus possa colpire a ridosso degli esami di stato. Preoccupazioni e tensioni che potranno svanire solo se nei prossimi giorni non dovesse verificarsi un elevato numero di positività.

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A confermare la buona partenza è Luigi Mottola, presidente provinciale Anp. «La partecipazione studentesca - dice - è stata alta, le richieste di restare in dad poche rispetto alle precedenti occasioni e l'umore generale decisamente confortante. Direi che non possiamo lamentarci del primo giorno di lezioni dal vivo. Speriamo di proseguire di questo passo anche nei giorni a venire, in modo tale da distendere ulteriormente gli animi e donare ai ragazzi e al personale un sereno finale di annata». Soddisfatti anche gli studenti. «Tutto bene, protocolli di sicurezza pienamente rispettati, clima disteso e, cosa più importante, apprendimento tutelato - dice Alessandro Pinto del Giannone - La paura c'è sempre, inutile negarlo, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, allora ci sono i presupposti per essere ottimisti». Gli fa eco il coetaneo e rappresentante di istituto Mario De Luca: «Nel periodo antecedente la riapertura pianificavamo la diserzione ma una volta compreso che scioperare sarebbe stato inutile, abbiamo deciso di concentrarci solo sullo studio. I contagi sono in calo, le infrastrutture di rete stavolta hanno retto e il primo giorno è da ritenersi promosso a pieni voti». Sereno anche Francesco Russo, quarto anno al Rummo: «Alla vigilia le sensazioni erano contrastanti e ci apprestavamo a rientrare tra timori e sollievo. Dopo le prime ore di lezione, invece, lo stato d'animo è nettamente migliore. Ovviamente, quasi superfluo specificarlo, speriamo non si verifichino intoppi di natura virale nei prossimi giorni». In provincia, buone notizie da Cerreto, dove il personale e gli studenti dell'istituto paritario vescovile «Luigi Sodo» si sono sottoposti allo screening, risultando tutti negativi.

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