Un impianto di depurazione per 400 abitanti equivalenti. Lo realizzerà il Comune di Benevento a Cretarossa sanando, di fatto, ogni sversamento abnorme. Costerà 264.886 euro, come da progetto elaborato dalla Gesesa, l'azienda che gestisce il ciclo delle acque in città. Per le casse dell'Ente si tratterà solo di un'anticipazione poiché la Regione ha garantito il finanziamento dell'opera, dopo che il Comune aveva coinvolto pure l'Ente idrico campano. A «liberare» le risorse necessari, ha provveduto, alla fine della scorsa settimana, la presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha autorizzato l'amministrazione a stornare momentaneamente parte di un vecchio finanziamento relativo a opere di urbanizzazione. In pratica, si riporta a norma, con tale impianto, la situazione emersa a contrada Cretarossa, dove insiste un depuratore a servizio delle cooperative edilizie «Serenità», «Primavera», «Sannio Gazzella», «Concordia» e «Artemisia». Detto impianto necessita di intervento di ripristino e/o sostituzione, al fine di garantirne di nuovo il funzionamento.
La questione degli scarichi abusivi sversati da anni nel torrente San Nicola, emerse poco meno di un anno fa: i carabinieri intervennero per accertare le cause di uno sversamento di liquami in località Cretarossa, scarico, appunto, proveniente da un impianto di depurazione in disuso, realizzato su un'area di proprietà comunale 31 anni fa, ma ormai non più funzionante da dieci. Scarichi di acque reflue domestiche, provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.
«È noto che qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante rileva l'assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello - deve essere sottoposta a preventivo trattamento di depurazione». Il collaudo delle opere realizzate a carico delle quattro cooperative non c'è mai stato e i circa 70 nuclei abitativi, pur dotati di depuratore, essendo l'impianto non funzionante, andavano ad aumentare il carico inquinante. Detto impianto, però, risulta che abbia funzionato fino al 2010, ma a settembre di quell'anno l'Enel sospese l'erogazione dell'energia elettrica. Quel depuratore, però, ha continuato a scaricare direttamente in un corpo idrico superficiale, il torrente San Nicola, benché privo dell'autorizzazione prevista dal Testo Unico Ambientale, il decreto 152/2006.
Nel frattempo, il Comune ha chiesto formalmente all'Eic, l'inserimento dell'opera nella programmazione del Piano d'Ambito Regionale. Approvato il Piano, l'Ente Idrico ha previsto tale intervento per un ammontare di euro 200mila. Nel corso di una riunione svoltasi presso la Regione, si è optato per la realizzazione di un depuratore carrellabile. La Regione, pur dichiarando di essere disponibile a finanziare l'opera, stabiliva nel 75% il proprio contributo, pari a 150mila euro. «Per la realizzazione dell'impianto di depurazione, ubicato in località Cretarossa situata a sud est prosegue Pasquariello si prevede l'installazione di un modulo di trattamento biologico prefabbricato in acciaio inossidabile. Il modulo avrà una potenzialità di progetto di 400 abitanti equivalenti». Dall'analisi relativa alla tipologia delle acque, il numero di abitanti equivalenti, la dotazione idrica e il coefficiente di afflusso, il nuovo impianto proposto presenta una portata di 80 metri cubi al giorno. In un primo momento, era stato ritenuto che il depuratore fosse ancora in carico alle quattro cooperative, quindi ai circa 70 nuclei familiari. Gli uffici comunali hanno successivamente provveduto a reperire le convenzioni sottoscritte con le cooperative alcuni decenni fa, verificandone l'efficacia. Infine, il Comune ha demandato alla Gesesa, soggetto gestore, il compito di redigere uno studio di fattibilità, che la giunta ha approvato ieri.