Bonus spesa si cambia: Comune amplia la platea, raggiunte 1.100 famiglie

Il bando per la concessione di voucher per l'acquisto di beni alimentari

Un supermercato
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Sabato 6 Maggio 2023, 09:22
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Tetto reddituale più alto per ampliare il numero delle famiglie da sostenere. È la principale novità contenuta dal bando per la concessione di voucher per l'acquisto di beni alimentari che sta per essere varato da Palazzo Mosti. Il testo che approderà in Giunta comunale la prossima settimana su proposta dell'assessora Carmen Coppola è stato esaminato in diverse sedute dalla commissione Politiche sociali.

L'organismo presieduto da Rosario Guerra ha avanzato alcune proposte integrative allo schema formulato dal dirigente di settore Gennaro Santamaria, modifiche che saranno recepite dal testo definitivo che sarà licenziato dal settore e dall'assessorato. Cambierà come detto la soglia massima reddituale per la concessione del beneficio. Il nuovo tetto Isee sarà posto a 13 mila euro, innalzando così sensibilmente quello di 8 mila euro fissato lo scorso anno. Un limite che si era rivelato eccessivamente restrittivo, tanto da lasciare in cassa una somma considerevole dello stanziamento assegnato.

Risorse che verranno reimpiegate nell'approvando Bilancio di previsione 2023, portando a 340mila euro il budget complessivo a disposizione per la specifica misura di sostegno sociale. Si proverà così a intercettare la fascia sociale che va dai 9 mila 600 euro annui, soglia limite del Reddito di cittadinanza, ai 13 mila fissati adesso.

Un segmento che le proiezioni effettuate dagli uffici municipali indicano come molto ampia: si stima che grazie alla rimodulazione del bando si riusciranno a premiare circa 1.100 nuclei familiari. I bonus, rigorosamente una tantum, andranno da un minimo di 200 a un massimo di 400 euro, in funzione del "quoziente familiare" individuale. Su input della commissione, i voucher verranno attribuiti in via preferenziale ai nuclei familiari nei quali siano presenti persone con disabilità e a quelli con minori, con importi crescenti al crescere del numero di figli a carico. In caso di disponibilità residua di risorse, si scalerà alle famiglie senza particolari situazioni di disagio ma comunque rientranti nel limite reddituale dei 13mila euro. Non potranno ottenere comunque il bonus i percettori del Reddito di cittadinanza, né quanti hanno avuto accesso agli sgravi per il pagamento delle utenze domestiche (luce e gas) previsti dall'ultimo bando emanato lo scorso anno dal Comune. Tanto in ossequio al criterio dell'alternanza caldeggiato dalla commissione per favorire la più ampia diffusione possibile dei sussidi.

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All'esame degli uffici c'è anche il bando per la concessione di sussidi finalizzati al pagamento delle utenze domestiche, ovvero energia elettrica e gas metano. In questo caso i tempi sono più dilatati e la pubblicazione potrebbe arrivare in estate. Già fissati comunque alcuni capisaldi. I bonus una tantum non potranno superare i 400 euro. Potranno accedere al sussidio esclusivamente i nuclei familiari residenti in città da almeno 12 mesi. Potranno richiedere il sussidio anche i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia. Il tetto reddituale è stato fissato a 10 mila euro, anche se il lungo tempo che separa dalla pubblicazione potrebbe ancora essere foriero di modifiche. Potrà usufruire del bonus esclusivamente chi risulta regolarmente intestatario delle utenze di energia elettrica o gas riferite all'abitazione di residenza per le quali si chiede il contributo. Per il criterio della rotazione dei sussidi, non potrà ottenere le risorse chi ha beneficiato del medesimo contributo lo scorso anno. Nell'istanza di accesso, i richiedenti dovranno espressamente dichiarare in autocertificazione di non aver usufruito delle agevolazioni nel 2022. L'entità del contributo erogabile sarà parametrato sulla base della composizione del nucleo familiare, come risultante dallo stato di famiglia anagrafico.

L'importo salirà dai 200 euro previsti per nuclei con 1 solo componente, ai 400 euro assegnati a famiglie extralarge con 5 o più membri, con "scatti" di 50 euro per ogni componente. Le assegnazioni verranno stabilite sulla scorta di una specifica graduatoria stilata dai funzionari dell'ufficio Politiche sociali del Comune. Criterio premiale nell'attribuzione dei punteggi sarà rappresentato dal livello reddituale, in misura direttamente proporzionale alla esiguità dell'Isee familiare. Si andrà infatti da un massimo di 20 punti a chi dichiara Isee inferiore ai 2 mila euro, fino ai 4 punti assegnati a chi ha un Isee compreso tra gli 8 mila e i 10 mila euro. Sarà inoltre attribuito 1 punto per ogni minore presente nel nucleo familiare, mentre i nuclei monoparentali con minori a carico otterranno 2 punti, così come i nuclei composti esclusivamente da over 65. Per favorire l'alternanza, si sta valutando anche la concessione di un punteggio extra di 10 punti alle famiglie che non hanno avuto accesso al bonus bollette nella precedente edizione. Non potranno accedere al sussidio i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
 

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