Fase 2 a Benevento, tracollo gioiellerie
e hotel, in ripresa l'abbigliamento

Fase 2 a Benevento, tracollo gioiellerie e hotel, in ripresa l'abbigliamento
di Antonio Martone
Giovedì 18 Giugno 2020, 08:46
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C'è chi sorride e chi spera in tempi migliori. Il bilancio dopo un mese dalla fine del lockdown è tutto sommato positivo, in particolar modo, negli ultimi giorni, a conferma di un trend in crescita per negozi di abbigliamento e ottica. Meno soddisfatti, invece, albergatori, gioiellieri e una parte di ristoratori. Per quanto concerne il Sannio, però, bisogna sottolineare che pizzerie e ristoranti sono in perdita del 40% circa rispetto all'anno scorso, mentre a livello nazionale il calo è superiore: intorno al 50%. Nessun segno meno, al contrario per l'abbigliamento dove si è riusciti a recuperare nel giro di un mese. Discorso diverso per gli alberghi che registrano un calo aggirantesi tra l'80 ed il 90%.

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Il termometro dei concreti segnali di ripresa arriva anche dal Centro Commerciale Buonvento. Parla il direttore Fabio Carassi: «Nel corso di queste settimane ci sono stati alti e bassi legati spesso anche alle condizioni climatiche, ma c'è anche la conferma di una crescita costante e graduale. Siamo solo leggermente al di sotto dell'anno scorso. Abbiamo guadagnato tantissimo e, ora, siamo attestati tra il 70-80% come presenze. Identico discorso per le attività presenti in galleria con livelli di business che sono quasi in linea con le precedenti annate».
I segnali della speranza arrivano dai negozi di abbigliamento. «Ci sono dei giorni in cui, facendo il raffronto, abbiamo incassato di più rispetto all'anno scorso - racconta Vincenzina Varricchio, gestore di Giorgia & Johns -. Rispetto alle mie ottimistiche previsioni che prevedevano un boom a partire da settembre, i tempi si sono anticipati anche perché sono riprese le cerimonie». Antonio Errico, titolare dello storico Marcello abbigliamento al corso Garibaldi è ancora più preciso: «Abbiamo raggiunto gli stessi numeri dell'anno scorso, stiamo andando bene. Indubbiamente manca qualche cerimonia che ci avrebbe consentito di vendere in più».
Analisi più tecnica quella di Iole Carrera: «In particolare i negozi di abbigliamento in franchising tirano sempre perché i clienti sono abituati ad indossare pantalone o vestito o camicia con certe caratteristiche, probabilmente stanno arrancando alcuni colleghi che commerciano pluri-marche».
Sorridono gli ottici che sono stati aperti anche durante il lockdown. «Stiamo lavorando, non possiamo lamentarci - dice Gianni Balestrieri -, in particolare per la vendita di occhiali da sole con la clientela composta principalmente da giovani e persone di mezza età. È fondamentale non piangersi addosso ed essere sempre propositivi».
IL CASO
Discorso opposto, invece, per le gioiellerie che lamentano il lungo blocco di cerimonie come asserisce Aldo Selo: «Dalla riapertura a oggi non registriamo grandi numeri. Il nostro settore è tra quelli più penalizzati perché sono venuti meno matrimoni, prime comunioni e altro, di conseguenza niente regali. A questo aggiungete che, per ora, il turismo è bloccato. Dobbiamo solo attendere tempi migliori».
Pareri discordanti tra i ristoratori. Pasquale Ucci, titolare di Pascalucci dice: «C'è ripresa con clienti alla spicciolata, tra l'altro stiamo iniziando anche ad ospitare piccole cerimonie come compleanni, battesimi ed anniversari vari. Nello scorso weekend fortunatamente abbiamo avuto il pienone».
In antitesi il bilancio di Paolo Moscovio, uno dei decani del settore che opera a due passi dall'Arco di Traiano: «Le cose vanno male, il movimento non c'è. Solo nei weekend, ma se fa bel tempo si muove qualcosa, per il resto siamo messi male. Il consumo delle pizze è crollato, in particolare durante la settimana. Prima addirittura ai tavoli c'era il ricambio nel corso della stessa serata, adesso alcuni restano vuoti. Stiamo fatturando intorno al 40% rispetto all'anno scorso». Per Amodio Capozzi di Anema e pizza «la differenza c'è, siamo intorno al 50% di vendite. La gente ha timore di uscire e andare in pizzeria o al ristorante. L'asporto si è incrementato rispetto al passato».
LA CRISI
Passiamo agli alberghi dove c'è una situazione da profondo rosso con diverse strutture come Hotel President, Grand Hotel Telese, Hotel Lemi e Hotel Italiano ancora chiuse. Emblematico il quadro che traccia Mario Carfora, direttore del Grand Hotel Mulino: «Ci sono timidissimi segnali di ripresa con qualche rappresentante che si inizia a intravedere, ma meeting, convention, turismo, sono totalmente bloccati. La prima comitiva che arriverà sarà quella della squadra di calcio della Juve Stabia che verrà lunedì 29 giugno. Ho detto tutto». «Dobbiamo crescere», laconico commento Alessandro Ciccopiedi dell'Hotel Traiano.
E dopo l'avvio del cinema all'aperto a Benevento, il sindaco Mastella, in una nota, sottolinea come «merita senz'altro parole di incoraggiamento l'iniziativa messa in campo dai proprietari della Multisala Gaveli che, di fronte alle difficoltà determinate dal Covid-19, hanno deciso di ripartire con una programmazione all'aperto, primi in Campania».
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