Casi di Covid in aumento sul territorio e al «Rummo» dove si registra un nuovo decesso. Ancora in sensibile crescita il numero dei contagi a Montefalcone di Val Fortore, certificato dai tamponi di controllo effettuati dall'Asl. I positivi sono raddoppiati nell'arco di tre giorni, passando dai 18 di giovedì ai 36 di ieri. Una situazione che comincia a preoccupare, quella del centro fortorino in cui si è sviluppato un cluster che, partito dall'ambito scolastico, finora ha coinvolto 9 nuclei familiari. Questo è avvenuto nonostante la percentuale di vaccinati in paese sia abbastanza elevata perché l'80% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, mentre l'85% ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Negli ultimi giorni sono stati eseguiti oltre un centinaio di tamponi, 36 dei quali risultati positivi. Da lunedì saranno fatti altri tamponi, allargando, così, il campo dei contatti di caso al fine di scovare e isolare nel più breve tempo possibile eventuali nuovi contagi.
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È quindi assodato che il virus sta circolando soprattutto tra gli under 12, vale a dire tra gli alunni delle scuole primarie e medie che non rientrano ancora nella categoria dei «vaccinabili».
Sicuramente, i bambini superano la malattia con più facilità rispetto agli adulti e il Covid non rappresenta un rischio concreto per la loro incolumità. Infatti, almeno fino a questo momento, la malattia è stata caratterizzata da sintomi similinfluenzali che non hanno mai determinato conseguenze a carico dell'apparato respiratorio. Alla luce di quanto sta accadendo, è possibile che si decida di accelerare i percorsi di approvazione dei protocolli autorizzativi per poter somministrare ai bambini un terzo del quantitativo della dose destinata agli adulti.
Negli ultimi giorni sono in sensibile aumento i contagi sull'intero territorio, in base al report quotidiano della protezione civile che riferisce di 40 nuovi positivi emersi tra venerdì e sabato. Contestualmente, si registra un incremento dei ricoveri al «Rummo» passati dai 6 di venerdì ai 12 di ieri. Nell'arco di sole 48 ore, si sono verificati 6 nuovi accessi nell'area Covid. E nel reparto di Pneumologia subintensiva è morta una 69enne di San Salvatore Telesino che non era vaccinata perché le sue condizioni di salute pregresse non lo consentivano. La donna, infatti, era allettata da molti anni in seguito a gravi patologie. Sale, così, a 9 il numero dei decessi registrati al Rummo dopo la «tregua Covid» del periodo estivo. Intanto, si allargano le maglie per la somministrazione della terza dose. La Regione ha già previsto che dopo gli anziani, i fragili e il personale sanitario, si provvederà a intercettare il personale scolastico le forze dell'ordine per l'inoculazione della dose booster. Si sta codificando l'iter adottato per le prime due somministrazioni, scegliendo le categorie più esposte per evitare che si ricada nell'incubo di una nuova ondata.