Crolla tetto di una casa paura in centro storico rischiata la tragedia

L'edificio era disabitato, i proprietari vivono in America

Crolla tetto di una casa paura in centro storico rischiata la tragedia
di Luella De Ciampis
Venerdì 30 Dicembre 2022, 09:14
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Crolla il tetto di una casa nel centro storico di Morcone, di fronte a palazzo Di Nunzio, sede del Comune, e a pochi passi dalla chiesa dell'Annunziata ma non sono stati registrati feriti e danni a terzi. La costruzione, disabitata da alcuni anni in quanto i proprietari vivono in America, si è ripiegata su se stessa, senza invadere il tratto di strada sottostante. Le mura perimetrali hanno retto al crollo, nonostante siano fatiscenti come il resto dello stabile, altrimenti i danni sarebbero stati più ingenti e i detriti avrebbero invaso le scalinate del centro storico, bloccandolo, facendo rischiare così una tragedia.
Non è la prima volta che il tetto delle abitazioni della zona alta, costruite presumibilmente agli inizi del 900, cedano anche a causa d

elle infiltrazioni d'acqua piovana, che finiscono con il far marcire le tavole di legno messe a copertura dei solai. Si tratta di case disabitate da anni nelle quali in alcuni casi non c'è una sorveglianza attiva da parte dei proprietari, soprattutto se vivono all'estero.

Nell'arco degli anni, i crolli si sono susseguiti in diverse zone del paese, meno popolate ma, in questo caso, l'episodio è stato più eclatante perché si è verificato nel cuore del borgo, accanto a case ancora abitate.

Numerose le reazioni del popolo del web. «Nel centro storico ha scritto qualcuno su Facebook ci sono decine di fabbricati fatiscenti e a rischio crollo, che rappresentano un grave pericolo per chi transita per le sue viuzze e per i vicoli e per chi ha una casa confinante. Il borgo antico è il simbolo della nostra storia, si potrebbe fare molto per salvare tanta bellezza, evitando di lasciare che tutto vada in rovina, lavorando in sinergia ed evitando di pensare a coltivare solo il proprio orticello». C'è poi chi propone di adottare le iniziative messe in atto da altri comuni, disposti a cedere le proprietà per un euro, a condizione di riadattare all'uso abitativo tanti immobili fatiscenti e chi, invece, sostiene che il Comune dovrebbe imporre ai proprietari di rendere sicuri gli immobili a rischio crollo.

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In realtà, le case del borgo antico, che sono attaccate l'una all'altra, sono anche disabitate e in condizioni non eccezionali. Basta considerare che nell'area in cui si è verificato il crollo, nel raggio di circa 300 metri, c'è almeno una decina di immobili disabitati da alcuni anni, due o tre dei quali in condizioni non ottimali. In questi casi, la possibilità che si verifichi il crollo del tetto o che cedano i muri perimetrali non è remota. A novembre si era verificato un altro crollo in una zona del centro storico ormai quasi deserta. Nel 2020, invece, era divampato un incendio in una casa, sempre fatiscente, nello stesso circondario in cui aveva rischiato di morire un 55enne tratto in salvo da un vigile urbano. Attualmente, quell'immobile è stato demolito e l'area messa in sicurezza, in attesa di decidere come recuperarla. «Non è stata ravvisata la necessità dice il vicesindaco Alessandro Delli Veneri di predisporre lo sgombero degli edifici adiacenti a quello in cui si è verificato il crollo perché non ci sono condizioni di pericolo per le altre case».
 

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