Crollo al cimitero recuperate 75 bare ma ora è polemica

Proseguite ieri anche le operazioni di estumulazione delle salme dei loculi non crollati

Le bare recuperate nel cimitero
Le bare recuperate nel cimitero
di Vincenzo De Rosa
Lunedì 23 Gennaio 2023, 09:18
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La terza giornata di lavori al cimitero di Sant'Agata si è chiusa ieri con il recupero di 23 feretri: sommati a quelli messi in sicurezza venerdì e sabato portano il numero totale a 75. Sono le salme che giovedì mattina, in seguito al crollo di una parte del Lotto Longo, erano rovinate nel vallone sottostante. Proseguite ieri anche le operazioni di estumulazione delle salme dei loculi non crollati ma fortemente a rischio: 29 quelle effettuate ieri (85 in totale). Numeri in flessione rispetto a quelli di sabato, un rallentamento atteso visto che il recupero si fa via via più difficile dovendo raggiungere i loculi caduti più in basso. Operazioni che continueranno anche oggi, come assicurato dal sindaco Salvatore Riccio.

«Andremo avanti senza interruzioni le parole del primo cittadino -.

Le informazioni e gli aggiornamenti sulle operazioni in corso saranno resi noti tramite i canali istituzionali. In ogni caso, al momento del recupero o dell'estumulazione e successiva traslazione, gli uffici comunali notizieranno senza ritardo direttamente i familiari». Ieri, in visita al cimitero per manifestare la sua vicinanza alla comunità santagatese, anche il deputato di Fi Francesco Maria Rubano. «Le operazioni di recupero e di messa in sicurezza - ha voluto ribadire - vanno completate nel più breve tempo possibile. A conclusione delle attività in corso, vorremo conoscere ogni responsabilità».

E sul crollo che ha interessato una parte del cimitero è stata protocollata da parte dei consiglieri di minoranza di Pd e Dei Goti la richiesta urgente di convocare una seduta. «Sconcertati da quanto accaduto si legge nel documento sottoscritto da Renato Lombardi, Giannetta Fusco, Nicoletta Vene, Carmine Valentino e Luciano Iannotta -, facendo seguito alle precedenti interrogazioni del 23 aprile 2022 e alla richiesta avanzata nella conferenza dei capigruppo del 27 ottobre 2022 nelle quali evidenziavamo la preoccupante situazione di dissesto e di pericolo incombente in cui versano centinaia di loculi per i quali vi è la certa possibilità di un crollo, avendo in più occasioni posto all'attenzione del governo locale tale problematica senza alcun effetto, chiediamo, con l'urgenza del caso, che il sindaco conferisca in seno al consiglio comunale».

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Vicenda oggetto anche di un comunicato stampa della Società italiana di Geologia ambientale. Un evento, sostiene il presidente nazionale Antonello Fiore, che «rimanda al crollo del 22 febbraio 2021 che interessò il cimitero di Camogli in Liguria». «Le regole delle aree cimiteriali sottolinea Fiore - sono chiare da molti anni. L'editto che regolamenta la pratica delle sepolture è entrato in vigore nel Regno d'Italia nel 1806. Se non siamo neanche in grado di garantire sicurezza alle aree cimiteriali che per il loro valore spirituale sono state sempre oggetto di massima attenzione, come possiamo proteggerci dagli effetti della crisi climatica? La mancata pianificazione, i mancati controlli, l'abbandono del territorio, la mancata manutenzione, il mancato monitoraggio, i mancati interventi non portano ad altro risultato che vedere bare franare con 217 anni di regole disattese». «Per mitigare il rischio l'intervento invece del presidente di Sigea Campania-Molise Gaetano Sammartino -, si deve agire soprattutto attraverso quella manutenzione del territorio di cui tante volte abbiamo sottolineato l'importanza».
 

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