Ex Orsoline e Malies, il look del futuro

La Giunta dà l'ok al progetto di fattibilità, tornerà il mercato sostenibile

Ex Orsoline e Malies, il look del futuro
Ex Orsoline e Malies, il look del futuro
Sabato 2 Dicembre 2023, 10:20
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L'attesa rinascita del Malies e il rilancio delle ex Orsoline in un unico programma d'intervento. È quello approvato ieri dalla giunta Mastella nella versione del progetto di fattibilità tecnico-economica. La denominazione apparentemente minimale non inganni: quello licenziato ieri dall'esecutivo era l'ultimo step previsto dall'iter burocratico prima della gara d'appalto, che sarà indetta entro la scadenza di legge del 31 dicembre.

Si proverà così a dare nuova vita a un luogo dalle grandi potenzialità inespresse come il Malies, inghiottito dal degrado dopo il precedente tentativo di ripartenza, e a un immobile carico di valori ma da un decennio orfano delle sue originarie inquiline.

Lo storico Mercato commestibili, a lungo crocevia commerciale dell'intera provincia, e l'ex monastero che ha ospitato per secoli le religiose della congregazione fondata da Angela Merici fino alla chiusura nel 2012, proveranno a risalire la china insieme, legati dal maxi progetto inizialmente finanziato nell'ambito del Programma innovativo qualità dell'abitare con 14,4 milioni, poi saliti a 15,8 milioni grazie alla confluenza sul gran binario del Pnrr e al relativo adeguamento prezzi.

Proprio l'assegnazione della quota aggiuntiva del 10 per cento confermata da parte del ministero dell'Economia con decreto dello scorso luglio, ha imposto l'obbligo di pubblicazione del bando di gara entro il 31 dicembre 2023, pena la decadenza del finanziamento. Uno sprint al quale Palazzo Mosti arriva con l'intera documentazione nel cassetto. Tre giorni fa, come anticipato dal "Mattino", è giunto anche il via libera della Soprintendenza, che nel parere firmato dal numero uno Gennaro Leva e dal responsabile di zona Luigi Di Muccio ha giudicato «coerente la proposta progettuale con i princìpi di tutela e conservazione e con il valore storico, artistico e architettonico dell'immobile vincolato, considerato che vengono ridotte le volumetrie e le altezze fuori terra, e viene confermata un'ampia area di verde attrezzato». Unica condizione, prevedibile, che «i lavori di scavo e movimento terra vengano eseguiti in regime di assistenza scientifica qualificata da parte di un professionista archeologo». Il cronoprogramma fissa a marzo 2026 il termine per la ultimazione e il collaudo dei lavori.

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Le novità più vistose arriveranno dalla riqualificazione del Malies, che tornerà ad assumere la funzione di «mercato commestibili» ospitando i tradizionali banchi di vendita ma anche vetrine per la promozione della filiera agroalimentare made in Sannio, spazi per lo svolgimento di eventi a tema, aree per la degustazione sul posto e per l'intrattenimento anche serale, ma presenterà un volto decisamente diverso dall'attuale. Nel disegno stilato dal team di progettazione ParrellaRubortoneTomaselli-Ianniciello, sparisce la copertura metallica che oggi fa da volta all'intera struttura, che sarà demolita. Al suo posto una copertura aperta molto più ariosa, con struttura mista acciaio-calcestruzzo e lamiera grecata, direttamente connessa ai pilastrini. Di grande impatto visivo sarà anche il grande solaio in trasparenza che farà da piano di calpestio del livello superiore con accesso da via Rummo, laddove oggi invece è presente soltanto un camminamento perimetrale. Al livello sottostante, quello posto all'altezza di via Torre della Catena, sorgerà lo spazio vero e proprio per la commercializzazione dei prodotti della filiera delle eccellenze agroalimentari locali e per la degustazione.

Nell'ex monastero delle Orsoline, in collaborazione con l'Università del Sannio, il progetto approvato ieri prevede la realizzazione agli ultimi due piani di alloggi per edilizia residenziale sociale a canoni accessibili. Potranno trovarvi posto, ad esempio, lavoratori e studenti fuori sede, o persone con particolare vulnerabilità socio-economica. Si prevedono inoltre «servizi abitativi collaborativi per incentivare l'aggregazione e le relazioni sociali dei residenti», nonché «spazi destinati a soggetti della scuola, del mondo produttivo e della ricerca, servizi commerciali, o piccole attività economiche attraverso cui stimolare nuove relazioni e frequentazioni». Si punta inoltre a ospitare nel sito «centri di ricerca, incubatori e soggetti pubblici e privati che operano a supporto delle imprese».
 

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