San Nicola Manfredi: furto sacrilego, dopo nove anni identificato e denunciato l'autore

La chiesetta di San Bartolomeo al Bosco a San Nicola Manfredi nel Beneventano
La chiesetta di San Bartolomeo al Bosco a San Nicola Manfredi nel Beneventano
di Michelangelo De Nigris
Domenica 26 Marzo 2023, 11:11
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A distanza di circa 9 anni torna alla ribalta il furto che avvenne nella chiesetta di campagna «San Bartolomeo al bosco» situata in un luogo isolato nella zona più alta del territorio di San Nicola Manfredi, lungo la strada che dalla località Monterocchetta conduce alla zona boschiva e quindi nel confinante comune di Montefusco. Infatti i carabinieri della stazione di San Giorgio del Sannio grazie alla collaborazione dei militari della sezione scientifica esperti nel rilevare le impronte anche partendo da piccolissime tracce di sangue sono riusciti a individuare l'autore o uno degli autori del furto avvenuto nella notte del 23 luglio del 2014 che tanto scalpore suscitò tra i fedeli del posto, soprattutto tra gli anziani. Si tratta del sessantenne C.M. residente in provincia di Salerno, già noto alle stesse forze dell'ordine e considerato un vero e proprio esperto nel mettere a segno furti in luoghi di culto. L'uomo è stato, ovviamente denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Benevento.


I militari sono arrivati alla sua identificazione partendo, appunto da una piccola traccia biologica lasciata dal ladro quando mise a segno il colpo. Nell'occasione furono trafugati una corona di alloro che cingeva il capo della statua della Madonna di Costantinopoli, un angioletto in legno posto ai piedi della stessa e un bambinello in legno e cartapesta.
Massima soddisfazione è stata espressa dal parroco don Pietro D'Angelo: «La notizia mi ha lasciato davvero senza parole. Nella piccola chiesetta di campagna furono trafugati una corona in oro, un angelo in legno e un Gesù bambino del 700. Fu un triste evento che sconvolse la comunità parrocchiale, non solo per il valore materiale della refurtiva ma soprattutto per il valore affettivo che lega i fedeli agli oggetti di culto. Sono felice del lavoro effettuato in questi anni dai carabinieri e mi congratulo per il risultato raggiunto, auspico che venga al più presto restituita alla parrocchia la refurtiva affinché gli oggetti sacri vengano riposti nel luogo di appartenenza». Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Arturo Leone Vernillo che si è voluto congratulare con l'Arma dei carabinieri per l'importante risultato raggiunto.

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