Depuratori, Mastella choc:
​sciopero della fame contro Costa

Depuratori, Mastella choc: sciopero della fame contro Costa
di Gianni De Blasio
Venerdì 5 Aprile 2019, 12:45
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Mastella ipotizza addirittura lo sciopero della fame. Se il ministro dell'Ambiente Costa continuerà a ignorare le sue richieste di incontro sulla questione depurazione, il sindaco di Benevento paventa una forma di protesta clamorosa. Almeno per lui, sicuramente aduso a farsi sentire in altra maniera. «Pare sia l'unico modo per attirare l'attenzione sulla provincia di Benevento dice -, per indurre il Governo ad affrontare un problema che comporta un pregiudizio, non solo ai miei concittadini ma, più in generale, agli stessi interessi nazionali in conseguenza della condanna pronunciata dalla Corte europea di giustizia». Evidentemente, il primo cittadino si sente preso in giro. Poco meno di due mesi fa, in occasione della visita del ministro, che prese parte all'evento «Tesori nascosti Tesori Svelati», alla richiesta di Mastella, Costa oppose una incoraggiante apertura: «So che Comune di Benevento e Regione hanno una certa disponibilità in fatto di risorse, il Ministero ha nei fondi di Sviluppo e Coesione ulteriori risorse. Per poter fare la depurazione c'è bisogno di accordi di programma tra gli Enti (Comune, Regione, Stato) aggiunse l'esponente del Governo nazionale -, le risorse ci sono, ma vanno a rendicontazione. Di studi di fattibilità ne è piena l'Italia, servono progetti». Dopo qualche giorno, Mastella tornò alla carica formalizzando la richiesta di incontro. Reiterata a più riprese. «Sino ad ora non ci sono novità rilevò agli inizi di marzo -. Siamo fermi alle assicurazioni, alle promesse di disponibilità ma, nonostante le note del Comune e i solleciti, non siamo stati convocati».

LA LETTERA
Appelli rimasti inascoltati. È di ieri l'ultimo, una nuova richiesta d'incontro urgente al ministro dell'Ambiente, relativamente al problema dello smaltimento delle acque reflue. «In particolare ricorda il sindaco nella missiva - la rete fognaria comunale è priva di un adeguato, organico sistema di depurazione, che non si potrà mai realizzare senza un fattivo sostegno finanziario del suo Ministero. La necessità di tale incontro è oramai improcrastinabile in quanto alcuni interventi propedeutici alla realizzazione del sistema di depurazione cittadino non possono essere realizzati senza un definitivo impegno finanziario da parte del Ministero dell'Ambiente e della Regione Campania». Nella lettera, Mastella ha pure rimarcato al ministro che l'Italia ha già subito una condanna da parte della Corte europea di giustizia per non aver ottemperato, in molte città, Benevento tra queste, agli obblighi comunitari sul trattamento delle acque reflue. «Il problema, quindi, ha riflessi che interessano anche il Governo. Per questo motivo spero che stavolta il ministro accolga prontamente la mia richiesta, altrimenti non mi resta altra scelta che mettere in atto lo sciopero della fame». Al ministro Costa, il sindaco aveva ricordato che l'amministrazione da lui presieduta ha già recuperato circa 20 milioni di euro per iniziare i lavori di collettamento propedeutici alla definitiva realizzazione dell'impianto, per il quale però necessitano ancora circa 20 milioni di euro.

LA DENUNCIA
Intanto, l'associazione Altrabenevento denuncia l'esistenza di una discarica abusiva a circa 100 metri dai pozzi di Campo Mazzoni, quelli dai quali l'azienda idrica preleva l'acqua servita agli abitanti del Rione Libertà. «La Gesesa - scrive il presidente Corona - non si accorge delle tonnellate di rifiuti di ogni tipo (plastica, ferrosi, vernici, vetro, liquami vari, materiali da demolizioni) accumulati da diversi anni, a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria, e si vedono da via Nuzzolo e dall'istituto scolastico Rampone. Però, nessuna autorità di controllo se n'è accorta e intanto i pozzi rimangono aperti».
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