Un progetto di 2,6 milioni, quello per la riqualificazione di piazza Umberto I e delle aree circostanti programmato da anni ma reso cantierabile solo da poche settimane. È stato lungo l'iter burocratico, se si pensa che i lavori erano previsti già da chi ha amministrato la cittadina prima del sindaco Damiano. E al di là del nuovo look quello che conta davvero sono i sottoservizi primari. «Si tratta di lavori urgenti e necessari, e non di facciata» evidenzia la vice sindaca Annalisa Clemente che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo nel cantiere. Dai lavori in corso è emersa l'urgenza del rifacimento delle condotte, soprattutto quelle idriche che per il loro stato di degrado generano una notevole perdita di acqua pari ad oltre il 60% della portata. «Questi lavori - afferma Clemente - sono stati fortemente voluti dall'amministrazione, che è riuscita ad intercettare fondi regionali grazie ai quali non si graverà sulle casse comunali. Il sopralluogo ha consentito di appurare, come immaginavamo, quanto fossero urgenti». Scavi che hanno reso evidente quanto ipotizzato dagli attuali inquilini di palazzo San Francesco, e cioè la necessità del rifacimento di tutti i sottoservizi.
«Dagli scavi - dice la vice sindaca - è emersa una situazione di assoluto ammaloramento delle condotte, in particolare di quelle idriche. Abbiamo toccato con mano le condotte attraverso le quali passava l'acqua fino a una settimana fa: condotte ormai vecchissime, usurate, danneggiate e forate in più punti». Clemente poi rimarca che in piazza Umberto I «la rete idrica e tutti i sottoservizi, risalgono ad oltre 50 anni fa, e perciò risultano non più funzionali per la cittadinanza.