Nuova giornata di confronti bilaterali con pezzi della maggioranza per Clemente Mastella. Attesi in particolare quelli in programma oggi con Luigi Scarinzi e con i componenti di Noi Campani. Il primo ha preannunciato da giorni la decisione di riconsegnare l'incarico di responsabile della segreteria politica. Volontà che dovrebbe ribadire nel faccia a faccia che avrà questa mattina con il leader, ma le dimostrate capacità persuasive del primo cittadino lasciano aperto il risultato a ogni pronostico. Scarinzi si è mostrato determinato a fare il passo indietro rispetto alla designazione ricevuta ad inizio consiliatura. Un ruolo eminentemente politico che avrebbe dovuto compensare il mancato riconoscimento in giunta alla lista Sannio Libero, della quale risultò unico eletto. Ruolo informale e rimasto sostanzialmente sulla carta.
Nel chiarimento di questa mattina, Scarinzi enumererà a Mastella le reiterate occasioni nelle quali è stata di fatto depotenziata, scavalcata la sua funzione di snodo politico cardine nei rapporti tra la compagine amministrativa e quella consiliare. Ovvero, un rilievo analogo a quello mosso dalla variegata fronda di consiglieri critici sulla gestione di Palazzo Mosti.
Di qualche interesse si annuncia anche il briefing che Mastella avrà con gli esponenti di Noi Campani.
In casa Pd, intanto, tiene banco nelle ultime ore la questione legata alla nomina di Mino Mortaruolo a commissario della Federazione provinciale. La ratifica della Direzione nazionale si attendeva, come da Statuto (articolo 23), «entro 30 giorni dall'adozione del provvedimento». Adempimento che invece non è arrivato nell'ultima occasione utile, ovvero la Direzione di mercoledì che ha chiuso la gestione Letta. «Nelle prossime ore ci sarà il regolamento congressuale e inizierà il congresso - spiegano i referenti campani del Nazareno -. Saranno nominate le commissioni congressuali che guideranno il partito fino al congresso. I commissari uscenti restano in carica, ma con competenze esclusivamente amministrative». Uno snodo nebuloso, l'ennesimo, della travagliata stagione vissuta dai democrat.
pa.bo.