Movida a Benevento,
un altro weekend di follia

Movida a Benevento, un altro weekend di follia
di Paolo Bocchino
Lunedì 28 Giugno 2021, 10:04 - Ultimo agg. 22:00
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«Il prefetto intervenga per arginare l'ondata di azioni vandaliche e violente che si sta abbattendo nella nostra città negli ultimi fine settimana». Il comitato di quartiere lancia l'ennesimo allarme sicurezza nel centro storico all'indomani di un nuovo episodio grave verificatosi tra i vicoli. Teatro dei fatti in questo caso la sponda opposta di corso Garibaldi rispetto all'area clou della cosiddetta movida. Nella notte tra sabato e domenica, un 31enne beneventano, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, ha sfondato il portone d'ingresso di un'abitazione in via Umberto I, a poca distanza dal Palazzo del Governo, e tentato di introdursi nell'appartamento nel quale risiede la nostra giornalista Maria Sara Pedicini con la famiglia. Attimi di terrore per le vittime del folle gesto, letteralmente assediate in casa, che hanno avuto la prontezza di allertare la polizia. Giunti sul posto dopo pochi minuti, gli agenti hanno individuato l'autore dei pesanti danneggiamenti, poi condotto in questura e denunciato. Nella denuncia presentata ieri mattina, i malcapitati protagonisti della vicenda hanno spiegato che la reazione straordinariamente violenta del 31enne sarebbe scattata dopo i reiterati richiami dei residenti ad abbassare la voce. Alla minaccia di allertare le forze dell'ordine, l'uomo, che nell'occasione si trovava in compagnia di quattro coetanei a bordo di un'auto, ha fatto partire la brutale aggressione arginata fortunatamente dalla resistenza di una porta blindata. A breve distanza erano presenti numerosi giovani nelle adiacenze di un locale, ma a quanto pare senza alcuna relazione con l'episodio denunciato. Fatti che comunque si sono verificati a tarda ora e nella serata clou del divertimento giovanile che caratterizza da anni il centro storico. Solo sette giorni fa c'è stata l'aggressione ai danni di un 19enne, operata da un gruppo di giovani in piazza Piano di Corte. Nell'altro weekend si erano verificati inoltre danneggiamenti alle strutture del Bct in piazza Roma e corso Garibaldi (sabato il giallo del rogo all'alba di retropalco e attrezzature all'Arco del Sacramento). Qualche settimana prima si era verificata l'aggressione in casa subìta da due cinesi in vico Sant'Antonio Abate. Eventi casuali senza comune denominatore o effetti collaterali della movida?

I residenti tornano a farsi sentire invocando l'intervento deciso del prefetto Carlo Torlontano: «Non tutti i ragazzi sono senza controllo e tanti vogliono divertirsi nel rispetto delle regole - premette il presidente del comitato centro storico Luigi Marino - Siamo consapevoli che quanto sta accadendo ha radici più profonde nel disagio giovanile, nell'assenza o carenza di educazione impartita in alcuni casi, nell'inaridimento culturale, nella mancanza di lavoro, ma la situazione è questa ed è gravissima.

Non chiediamo di militarizzare il centro ma riteniamo esista una gradazione di intensità degli interventi auspicabili e a questo punto necessari per arginare il problema. Riteniamo possano essere utili gli agenti che si muovano nei vicoli e nelle piazze a piedi. Vi chiediamo quindi - l'appello di Marino al prefetto - di provvedere affinché questa degenerazione dei comportamenti possa essere frenata e arrestata».

Sabato pattuglie delle forze dell'ordine hanno presidiato fino alle 2 con i lampeggianti inseriti i punti chiave di piazza Roma, piazza Piano di Corte e piazzetta Vari, quest'ultima ancora insolitamente deserta per la chiusura dei locali. Diversamente da sette giorni prima, in queste aree non si sono verificati episodi da segnalare. La fine dei limiti orari dettati dal coprifuoco ha favorito la presenza in strada di moltissimi giovani fino a tarda ora. Pressoché inascoltati gli inviti a limitare la vendita e il consumo delle bevande alcoliche e superalcoliche rivolti anche dal sindaco Clemente Mastella. Trascurati pure gli appelli alla cautela sanitaria: nelle ore di punta assembramenti vistosi nella stessa via Umberto Primo e nei soliti snodi angusti del Trescene. La disamina del comandante della polizia municipale Fioravante Bosco: «Il numero dei giovani cresce di serata in serata e non è possibile star dietro a tutto e tutti. Complessivamente il bilancio non è negativo, ma pensare di prevenire fatti occasionali in tempo reale è utopia».

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