Nicola e Nunzia: «Presto ci sposiamo l'amore è più forte delle difficoltà»

Nicola e Nunzia
Nicola e Nunzia
di Michele Palmieri
Sabato 19 Novembre 2022, 09:40
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Sposarsi oggi è sempre più un'impresa. C'è magari la volontà, il desiderio di vedere realizzato il sogno di ogni giovane coppia ma c'è anche la consapevolezza di dover fare i conti con le tante contingenze del momento. Che siano storiche, economiche o sociali. Pandemia prima, conflitto e crisi economica dopo, fotografata da caro bollette e rincari, hanno maledettamente complicato l'organizzazione di un matrimonio e fatto anche lievitare i costi inducendo a riflessioni in tantissime giovani coppie, costrette a rinunciare o semplicemente a rinviare la promessa di eterno amore.

Non è così, però, per Nicola Pacelli, 34 anni, ingegnere, di San Salvatore Telesino, e Nunzia Torrente, 36 anni, di Sant'Agata de' Goti, che lavora nel negozio di ottica della famiglia.

Loro hanno deciso di convolare a nozze dopo anni di fidanzamento. Lo faranno alla fine della prossima estate ma i preparativi ovviamente già fervono e per quel giorno è già quasi tutto organizzato. D'altronde guai a dover rinunciare all'amore e al sogno di vivere per sempre al fianco dell'anima gemella.

Nicola e Nunzia, oggi quanto costa decidere di sposarsi?
«Sicuramente tanto. Bisogna calcolare tutto e ai prezzi già alti del passato oggi vanno aggiunti i rincari. Per esempio, il costo di un banchetto nuziale oscilla tra i 110 e i 200 euro a persona. Ovviamente dipende da quello che scegli ma i rincari pesano. A questo vanno aggiunti i fiori, gli abiti, il make-up, il servizio fotografico, le bomboniere e il viaggio. Se vuoi contenere le spese comunque sfiori una cifra che si aggira tra i 30 e i 40mila euro».
Quanto secondo voi l'aumento dei prezzi inciderà sul vostro matrimonio?
«Beh, crediamo abbastanza. Non sappiamo quello che avveniva prima della pandemia perché è proprio allora che abbiamo deciso di compiere il grande passo ma sicuramente l'aumento dei prezzi fa lievitare tutto quello che ruota intorno alla cerimonia e quello che porta a vivere insieme».
Cifra però che non tiene conto dei costi di una eventuale casa e del suo arredamento, giusto?
«Sì. Stiamo parlando di quello che praticamente abbiamo deciso di investire per rendere comunque memorabile uno dei giorni, se non il giorno, più bello della nostra vita. Sicuramente dipende molto dal budget che si ha a disposizione e dai sacrifici che insieme si vogliono fare per non avere anche i sogni in spending review. Ma al netto di tutto, anche trovare casa, arredarla, le spese come un affitto, le bollette, oggi altissime, non sono facili da sostenere. È un'impresa tanto quanto sposarsi».
Avete mai valutato l'opportunità di convivere soltanto abbandonando, temporaneamente, l'idea di sposarvi?
«Possiamo non rispondere? (sorridono, ndr) In realtà sì. Solo uno dei due però ma non riveleremo chi. Tornando seri, sappiamo bene che la convivenza avrebbe potuto rappresentare una valida alternativa ma non volevamo rinunciare alle emozioni di quel giorno. O al desiderio di sentirsi famiglia e costruire qualcosa insieme di duraturo nel tempo».
A cosa rinuncerete?
«Al superfluo nel modo più assoluto. La nostra sarà una lista degli invitati sobria, nella norma, senza eccessi. Cercheremo di tenere alcuni costi in un certo budget. Cercheremo per quanto possibile di limitare le spese di fiori, foto e bomboniere. Proveremo a non strafare e a mantenere una linea comunque sobria».
A cosa non rinuncerete?
«Non rinunceremo a essere felici, a veder felici anche i nostri amici e parenti. Non rinunceremo ad avere dei figli e risparmiare oggi è da leggere anche in quell'ottica. Purtroppo il costo della vita è diventato proibitivo e staremo attenti a ogni passo da compiere».

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