Nunzia De Girolamo: «Fiera del mio percorso, ora sono una conduttrice con un master in politica»

Nunzia De Girolamo: «Fiera del mio percorso, ora sono una conduttrice con un master in politica»
Giovedì 14 Luglio 2022, 08:38 - Ultimo agg. 09:20
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Nella serata inaugurale del Bct Nunzia de Girolamo è tornata nuovamente a Benevento. Può raccontarci le sue emozioni?
«Tornare in questa nuova veste è stata una grande emozione. Insieme ad Antonio Frascadore (il direttore artistico di Bct, ndr) abbiamo dimostrato a un pezzo della classe dirigente di questa città che bisogna essere orgogliosi del successo e non alimentare invidie. Quando ero in Parlamento ho ricevuto molti insulti da una parte dei beneventani ed è una cosa che mi ha fatto soffrire. Ho notato un atteggiamento di costante polemica più che di condivisione per quello che poteva essere il lavoro di un ministro di Benevento».


Quale messaggio vuole lanciare ai beneventani?
«Con Frascadore, che ha avuto la delicatezza di premiarmi, abbiamo lanciato un bel messaggio, ovvero quello di due generazioni che sono riuscite ad arrivare alla ribalta nazionale senza mai dimenticare le radici».
Quanto è importante, secondo lei, per la città questo festival?
«È una grande occasione di visibilità per Benevento perché tanti protagonisti del cinema e delle televisione hanno avuto la possibilità di conoscere la bellezza del nostro territorio, portando la propria esperienza in una piccola realtà provinciale. Sarebbe stato molto più semplice organizzare questo festival in una grande città. Ostinatamente, invece, gli organizzatori continuano a spingere su Benevento creando non solo un momento culturale ma anche l'occasione di far conoscere la nostra realtà».
C'è qualcuno che le ha consigliato questo passaggio dal Parlamento alla tv?
«Un mostro sacro della televisione come Giovanni Minoli ha sempre detto che dovevo fare televisione perché avevo un volto che non avrei dovuto ignorare. Poi a Roma ho incontrato l'autrice televisiva beneventana Annalisa Montaldo che mi ha consigliato di fare qualcosa di scioccante come poteva essere Ballando con le stelle, dimostrando a tutti che avrei fatto sul serio. A distanza di tempo ha avuto ragione».
Si considera più una politica o una conduttrice? Rifarebbe lo stesso percorso?
«Mi considero una conduttrice con un master in politica. Rifarei lo stesso percorso e quando sono uscita dal Parlamento non per mia volontà, ho deciso di non cambiare partito ma di cambiare completamente lavoro. Ho ritenuto giusto fare questa esperienza e sono molto contenta del percorso che sto portando avanti».
Nella scorsa edizione di «Ciao Maschio» ha intervistato il sindaco Mastella. Chi vorrebbe avere in studio tra i personaggi beneventani della politica o della società?
«Pensandoci bene mi piacerebbe sicuramente intervistare Mimmo Paladino».
Il suo approdo in televisione è stato accompagnato anche da qualche polemica. In che modo ha vissuto in questi anni il pregiudizio?
«La mia vita è sempre stata in salita, sin dai tempi della politica quando sono entrata nel partito di Berlusconi. Ho dovuto lavorare il triplo per dimostrare di essere all'altezza. Ancor di più in televisione dove non avevo messo in conto il grande pregiudizio nei confronti della politica. L'operazione di trasformazione in conduttrice è stato molto complicato. Inizialmente molti temevano di essere contestati nel momento in cui mi avrebbero affidato un programma e quando ho registrato la prima puntata di Ciao Maschio non le nego che tanti hanno sperato che fallissi. La mia rivincita è stata avere un pubblico affezionato e un buono share».
Qual è il risultato più importante che pensa di aver raggiunto in questi anni di televisione?
«La libertà con la quale mi sono finalmente ritrovata a parlare di politica senza dover rispettare il diktat del partito di appartenenza o il condizionamento ideologico. Mi sono accorta di avere veramente quel distacco necessario per poter giudicare e commentare l'operato degli schieramenti politici senza mai essere di parte».
g.d.m.

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