Nunzia De Girolamo positiva al Covid:
«Dolori lancinanti, penso solo a mia figlia»

Nunzia De Girolamo positiva al Covid: «Dolori lancinanti, penso solo a mia figlia»
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 21 Ottobre 2020, 11:00 - Ultimo agg. 16:21
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«In questo momento penso solo a mia figlia. Spero che grazie al mio isolamento volontario e precauzionale sia negativa. Parliamo attraverso i vetri del terrazzo o dalla porta chiusa e mi invia bigliettini. Poi penso a mia madre che mi ha contagiato e che ha 70 anni e si sente anche in colpa sebbene sia sempre a casa e sia super attenta a tutto. Purtroppo basta un asintomatico, in questo caso mia sorella». Nunzia De Girolamo ha voluto dare lei stessa l'annuncio attraverso i social di aver contratto il Covid, ora è in isolamento nella sua casa di Roma che divide con il marito Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, anche lui in autoisolamento. Oggi De Girolamo è una giornalista e un volto apprezzato della tv, ma fino a due anni fa era parlamentare di Forza Italia ricoprendo anche l'incarico di ministro dell'Agricoltura.

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Come sta, ha sintomi?
«Purtroppo sì, ho iniziato con il mal di testa, poi decimi di febbre e tosse.

Ma la cosa insopportabile sono i dolori alla schiena, alla pancia e alle gambe. Sono dolori moltiplicati ad una sciatalgia, ma moltiplicati per tre».

Si sta curando?
«Solo grazie ai medici che stanno lavorando incessantemente ho iniziato la cura Covid. Cortisone due volte al giorno e antibiotico. Così oggi mentre parlo con lei i dolori si sono finalmente attenuati».

Nella nostra ultima intervista raccontava di aver dedicato una stanza riservata della sua abitazione per suo marito che, da membro del governo, aveva tante occasioni per contagiarsi. Ora si sono rovesciati i ruoli?
«Ironia della sorte l'ho beccato io il virus. Andando a Benevento un solo giorno. Adesso sono io isolata!».

Suo marito è ministro per gli Affari Regionali. Ha letto del coprifuoco deciso da De Luca a partire da venerdì? Ne avete parlato? È questa la soluzione per frenare i contagi?
«Non abbiamo parlato di questo con mio marito. Non entro nelle scelte dei presidenti di Regione. Spero ci sia sempre equilibrio istituzionale e coordinamento fra Stato centrale e gli enti locali. Capisco le preoccupazioni sulla Campania, visti i tanti casi. Però mi chiedo perché siamo in emergenza sanitaria in Campania se abbiamo avuto tanti mesi per attrezzarci? I miei genitori hanno aspettato quattro giorni per i risultati dei tamponi. E solo oggi abbiamo scoperto che quello di mio padre era addirittura sbagliato. Poi conosco anche alcune situazioni al limite dell'assurdo: bambini, della scuola elementare e con positivi accertati nella propria classe, che dopo una settimana non hanno ancora l'esito del proprio tampone. Capisco l'emergenza, ma le sembra normale?

Lei ha avuto importanti ruoli parlamentari e di governo. Come pensa stia agendo l'esecutivo per affrontare questa pandemia? Non crede che anche l'esecutivo abbia perso del tempo questa estate quando poteva davvero essere rinforzato il nostro sistema sanitario?
«Oggi in Campania gli ospedali sono saturi e siamo solo ad ottobre con un inverno ancora da venire. Sa bene che ho idee assolutamente opposte a questo governo però ho il dovere morale di dire che il nostro Paese si è dimostrato migliore di altri nel gestire la pandemia. Le scelte delle Regioni o le mancate scelte dipendono dai Governatori. Perché il Veneto con lo stesso governo non è in emergenza? Il Veneto ha subito una prima ondata molto grave in termini numerici».

Chi le ha telefonato per sapere come sta? Da Berlusconi, ad esempio, sono arrivati messaggi?
«Chi non mi ha telefonato? O scritto piuttosto! Sto ricevendo tanti sms di affetto e telefonate. Devo dire che psicologicamente aiuta in un momento così duro per me e per la mia famiglia. Anche i social sono invasi completamente da messaggi di affetto e vicinanza. Le dico che per me valgono davvero tanto, mi fanno sentire meno sola».

Pensiamo al futuro sperando che molto presto possa sconfiggere questo maledetto virus. Nel centrodestra c'è grande movimento e già si pensa alle prossime amministrative. E se arrivasse, come in passato, una telefonata per candidarla a sindaco di Napoli o di Benevento? Ci penserebbe?
«Ne dubito. Però ora penso a vincere la mia battaglia contro il Covid. Il mio percorso futuro lo deciderò più avanti. Questi momenti mi aiuteranno molto a riflettere. Alla fine è una pausa obbligata: le pause fanno riflettere, soprattutto su se stessi. Sempre».

Il premier Conte ha chiesto a Fedez e Chiara Ferragni di dare una mano, attraverso i loro canali social, per educare i giovani a comportamenti corretti. Lei che raccoglie tante simpatie spenderà questo tempo per fare altrettanto?
«Assolutamente si. Stamani non ho esitato a dare la notizia per inviare un messaggio, e l'ho fatto proprio sui miei canali social. Nessuno è esente dal virus. Il vaccino siamo noi quando mettiamo la mascherina, usiamo le distanze, ci igienizziamo e rinunciamo ai divertimenti futili vista la pandemia. La mascherina salva davvero le vite».

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